Il 30 maggio non sarà mai un giorno qualsiasi per un romanista. Sarà sempre il giorno della finale di Coppa Campioni persa in casa contro il Liverpool nel 1984. Ma quella sconfitta è stata passeggera, non fa più male. Ciò che fa male ancora oggi successe dieci anni dopo, il 30 maggio 1994. Quel giorno hai lasciato questa terra, ma non lascerai mai i ricordi della tua gente. La stessa gente che cinque giorni fa ha festeggiato la vittoria della Conference League e lo ha voluto fare insieme a te, mai dimenticato capitano. Da lassù avrai sicuramente visto il murale dove tu porti in trionfo Pellegrini e la coppa. Tu che della Roma sei stato capitano per 146 partite e che hai vinto solo con il giallorosso addosso. Ago, hai sempre avuto la Roma nel cuore e la Roma ed i romanisti hanno te nel loro cuore. Sempre presente allo stadio su bandiere, stendardi e striscioni. Sempre nel ricordo del tuo popolo e per sempre nella storia della Roma. E perdona il forzato addio nell’estate del 1984, non era così che doveva finire. Non era così che ci dovevi lasciare 28 anni fa. Ma in realtà è come se non te ne fossi mai andato. Sei sempre con noi, come recitava lo strisicone alla tua ultima in giallorosso contro il Verona: “Ti hanno tolto la Roma ma non la tua curva“. E la curva, la gente, sarà sempre con te; come tu sarai sempre il loro Capitano. Ciao Ago.