Umberto Calcagno, vice presidente dell’AIC, ha parlato ai microfoni di Radio Kiss Kiss del problema dei contratti in scadenza a giugno con il campionato ancora in corso:
“Non c’è una posizione nostra, le posizioni giuridiche sono condivise da tutti, c’è poi un superiore interesse di sistema che la FIFA ha raccomandato senza ovviamente imporre. C’è un’interesse del sistema che non sfugge a nessuno di noi, nel conservare le rose attuali fino alla fine del campionato. Ad oggi non c’è un accordo sui prolungamento dei contratti, ma entro questo fine settimana o al massimo la prossima questo problema verrà spero risolto. Le norme sull’iscrizione al campionato prevedono la possibilità del contenzioso, se oggi volessimo ragionare su questo sia giusto il compenso per una stagione che si allunga, abbiamo una situazione collegata a ipotetici ricorsi che possono essere prodotto il 31 agosto, non possiamo avere certezza sedendoci al tavolo delle trattative, è una cosa che soltanto la società potrà decidere. Qualsiasi società che non ha raggiunto accordi con i tesserati, può fare ricorso con una Pec per introdurre ricorso sulle mensilità di marzo ed aprile. Chiaro che il contenzioso, poi, sarà tutt’altro che scontato“.