Arturo Calabresi, cresciuto nel settore giovanile della Roma ed oggi all’Amiens in prestito dal Bologna, ha parlato in un’intervista per il sito gianlucadimarzio.com di Daniele De Rossi e Lorenzo Pellegrini:
“Daniele De Rossi è l’uomo e il calciatore che spero di diventare. Non ha mai avuto bisogno di atteggiamenti da bullo per rivendicare il suo carisma o il suo ruolo. L’attenzione che mette nei confronti del prossimo è la cosa che mi porto di lui sempre. Ho sempre tifato per la Roma. ndavamo nei distinti. I primi ricordi sono dell’anno dello scudetto, gli ultimi quello dello scudetto mancato con Ranieri allenatore: che silenzio quel ritorno in motorino dopo la beffa di Roma-Sampdoria. Da calciatore è la squadra che mi ha formato. Poi hanno fatto altre scelte, ma non è uno scandalo. Mica sono diventato Van Dijk dopo essere andato via. Per la mia crescita era razionale tagliare il cordone ombelicale. Debutto col Bologna? Un pomeriggio incredibile. Ero come in una bolla. La prima cosa che ho fatto in campo è stato dare una mazzata a Lollo (Lorenzo Pellegrini, ndr). Un amico vero. La persona più permalosa che conosca, ma anche una di quelle a cui voglio più bene“.