4 Ott 2019In Breaking News6 Minuti

Cappioli: “Se la Roma riuscirà a seguire le idee di Fonseca tornerà in Champions League”

Massimo Cappioli, ex di Roma Cagliari, ha rilasciato un’intervista al Match Program. Di seguito, le sue dichiarazioni:

Per lei Roma-Cagliari non potrà mai essere una partita qualunque.
“No, a Cagliari sono stato sei anni stupendi. Dalla C alla Serie A e poi la Coppa Uefa. Tutto affrontato con la giusta mentalità, vincente”.

Che gara si immagina?
“Sarà una partita difficile, il Cagliari sta bene e io conosco l’ambiente, quando le cose funzionano si lavora bene e i risultati alla fine arrivano. Anche se affrontare la Roma non è facile per nessuno”.

Il fattore campo però conta.
“Certo giocare in casa è sempre un aspetto positivo”.

A cosa bisognerà fare attenzione?
“Si sono rinforzati, rientra Radja Nainggolan da titolare. Verranno per fare bene e la Roma non deve farsi trovare impreparata”.

Potrebbe essere risolta da un episodio?
“Bisogna aggredirli subito, non dobbiamo dare loro respiro. Dobbiamo cercare di fare subito gol e andare al raddoppio, con il passare del tempo la partita potrebbe complicarsi. Arriveranno all’Olimpico con il desiderio di fare bene. Non bisogna dare loro il tempo di esaltarsi, vanno colpiti subito”.

Che ne pensa della Roma di quest’anno?
“Secondo me non è ancora pronta al 100%, le idee del mister non sono state del tutto assorbite dai calciatori. Ci sono stati tanti infortuni e la vedo come una squadra ancora in cantiere che ha tutte le prospettive di diventare una grande squadra. Insomma, la vedo bene, ma ancora non abbiamo visto messe in pratica le idee del mister nella loro totalità”.

Un aspetto positivo e uno negativo di questo gruppo?
“In avanti siamo messi bene, facciamo tanti gol; sul reparto difensivo c’è da lavorare ancora perché a volte gli avversari arrivano troppo facilmente davanti al portiere. Ci sono troppe occasioni per gli avversari soprattutto quando giochiamo in casa”.

Qual è il suo giudizio sul mister?
“È nuovo, diamogli tempo. Nonostante qualche tentennamento la Roma è ancora lì, nelle prime posizioni”.

Quanto conta la forza del gruppo?
“Moltissimo. Noi eravamo un gruppo fantastico, erano solo tre o quattro gli stranieri e poi noi. A me è mancato molto quando ho smesso di giocare a calcio. Quello di oggi mi sembra un bel gruppo, unito. È importantissimo, soprattutto nei momenti di difficoltà, unirsi e volersi bene”.

Cappioli e il Cagliari, come andò?
“Venivo dalla giovanili giallorosse e andai a Cagliari in prestito, il primo anno sono stato uno dei giovani più promettenti della Serie C e ho fatto dei gol importanti. Così sono rimasto anche l’anno dopo in B e sono andato ancora meglio realizzando 10 gol. A quel punto il prestito si è allungato di un altro anno. Quando poi è stato il momento di tornare alla Roma tutto è saltato perché l’accordo che aveva sottoscritto privatamente Viola non ebbe valore e quindi rimasi definitivamente in Sardegna. Così si sono trovati in casa un giocatore della Roma, gratis”.

Poi però la maglia giallorossa finalmente arrivò.
“Dovevo già tornare con il presidente Viola, ma non andò a buon fine. Poi arrivò Mazzone, con cui avevo fatto bene a Cagliari, e mi portò nella Capitale”.

Se dovesse scegliere un momento in giallorosso che ricorda con maggiore affetto, gol al derby a parte?
“Tanti sono stati i momenti belli, ma forse quello a cui sono più legato è successo prima di andar via. La vittoria contro il Milan, quello vero, non quello di adesso, per 3-0. Nel 1996. Gol di Totti stupendo di esterno destro, poi io e infine Balbo. Un’emozione fantastica perché battemmo una grande squadra, una delle mie ultime partite in giallorosso”.

Girando per Roma la fermano ancora per commentare il suo gol al derby?
“Sì, sempre, tutti i giorni. Un romano che fa gol al derby rimane per sempre. Partivamo da sfavoriti, e venivamo da una lunga striscia di stracittadine finite in pareggio. Avevamo gli occhi addosso di tutti, andò in diretta su Rai 3”.

Quali obiettivi ha la Roma di quest’anno?
“Ha la possibiltà di arrivare in Champions League sbagliando poco e seguendo le idee del mister”.

Le prime quattro quindi?
“Juve, Inter e Napoli… poi c’è la Roma”.

Domenica uno, x o due?
“Uno fisso”.