Canticchiavo ieri sera vedendolo lo stadio in festa per l’ennesima grande notte europea che la Roma di Mourinho ci aveva fatto vivere.
Canticchiavo quel motivetto nuovo che sta spopolando, sta diventando una hit da stadio… com’è che fa? Tu lo sai la domenica, ovunque giocherai ti seguirò oh oh… giallorossa è unica, questa maglia è magica per me eh eh!
Canticchiavo e pensavo: chissà dove ci porterà questo nuovo tormentone, l’anno scorso “I brividi mi vengono, non mi stanco mai di te, forza grande Roma alè..” ci portò ad alzare la Conference League in un crescendo di prestazioni ed euforia, questo farà lo stesso effetto? Non possiamo saperlo adesso, non lo sappiamo per certo ma stiamo sognando anche ora però un epilogo felice. Perchè precludercelo?
La squadra in casa è imperforabile, gioca compatta, stretta, con voglia, forza, tanta tecnica e sa fare male all’avversario quando serve, quando egli stesso offre il lato debole. E’ spietata. E’ la Roma di Mourinho, a sua immagine e somiglianza. Il timoniere portoghese si è cresciuto un figlio in questi mesi uguale o quasi uguale a se stesso.
In tutti questi sogni contorti che mi ronzavano per la testa mentre si alzava quella hit da stadio impressionante ho pensato anche ad un giocatore che ci ha lasciato a inizio febbraio facendo il diavolo a quattro per andarsene via: tal Nicolò Zaniolo. Le starà vedendo le partite della Roma in questo ultimo mese? La sta vedendo questa empatia che si è creata tra la squadra e i tifosi? Tutti stiamo remando dalla stessa parte per l’obiettivo comune. Proprio tutto il contrario di quello che faceva lui e allora mi è venuta in mente una esclamazione potente: che te stai a perde Zaniò!