INSIDEROMA.COM – MATTEO LUCIANI – Vince, ma non convince. La Roma di Eusebio Di Francesco conquista tre punti preziosissimi all’interno della lotta per un posto nella Champions League della prossima stagione, avendo la meglio su un ottimo Bologna, ma rischiando oltremisura se si considera il divario tecnico tra le due compagini in campo.
Nel primo tempo, soprattutto, i giallorossi faticano in maniera incredibile ad imbastire gioco e occasioni da rete, sfiorando invece più volte di andare sotto nel punteggio e venendo salvati sia dal proprio numero uno Olsen sia dalla dea bendata (in particolare nella circostanza della clamorosa traversa colpita da Soriano sul finire della prima frazione).
Difficile comprendere fino in fondo la Roma di questa stagione, una formazione in grado di offrire una prestazione di livello sotto ogni punto di vista contro i lusitani del Porto e soltanto qualche giorno dopo, spesso neppure capace di riuscire nell’intento di creare un abbozzo di manovra.
Ad ogni modo, nulla è ancora da buttare, con una squadra rimasta in corsa per il quarto posto in campionato (obiettivo minimo stagionale) nonostante le tante debacle vissute e in leggero vantaggio nel punteggio riguardo alla sfida da 180′ contro il Porto in Champions League.
Mai come in questa fase della stagione, può valere il famoso coro della Curva Sud: “Dammi i tre punti, non chiedermi niente”, cantato sulle note della popolare hit anni 80 di Alan Sorrenti “Tu sei l’unica donna per me”.
Gli impegni si infittiscono sempre di più e la stanchezza psico-fisica rischia di prendere il sopravvento, quindi anche una vittoria rosicchiata con le unghie e con i denti sia al momento la benvenuta.
Tuttavia, pare ovvio affermare che prestazioni quali quella offerta nel monday night contro il Bologna, come candidamente affermato da mister Di Francesco nel post partita (“Abbiamo vinto, ma non come piace a me”), difficilmente porteranno alla gloria.
Correre un numero di rischi del genere in difesa e basarsi quasi unicamente sulle fiammate dei singoli in fase offensiva, per giunta contro un avversario nettamente più debole, non è la via giusta per raggiungere i risultati che i tutti i tifosi sperano e sognano.
L’aspetto positivo riguarda il fatto che anche diversi membri della formazione capitolina sono consapevoli che sia necessario dare molto di più di quanto visto lunedì scorso all’Olimpico; Robin Olsen, per esempio, al termine della gara contro i felsinei ha onestamente ammesso davanti ai microfoni che “sì, abbiamo portato a casa i tre punti, ma mi sarei aspettato ben altra Roma”.
Fino a questo momento, la stagione giallorossa è stata tutt’altro che colma di soddisfazioni per i sostenitori della ‘magica’; tuttavia, non è questo il momento di dare il là a processi sommari. C’è ancora una qualificazione alla Champions League 2019/2020 da raggiungere e soprattutto un Ottavo di Finale da portare a casa per provare a continuare a sognare ad occhi aperti.
Come cantava la meteora musicale Luca Dirisio nell’estate del 2004, “ci vuole calma e sangue freddo“.