Certe notti profumano di calcio in maniera particolare e non c’è alcun modo di fermarle. La Roma di Milano è stata un fiume in piena, ha straripato di calcio, personalità, possesso del campo, forza, esperienza e anche tanta tanta tattica.
De Rossi ha messo in campo una masterclass della tattica applicata al campo. Ha stupito con un 4-4-2 ibrido e dinamico, ha convinto El Shaarawy a difendere sulla fascia destra e Smalling a giocare più di novanta minuti da fuoriclasse della fase difensiva. Ha rilanciato Celik che ogni volta che vede Leao è come un’ape col miele, diventa goloso e si prende tutto. Spinazzola è sembrato a tratti quello dell’estate del 2021 quando la Roma riceveva le telefonate dei più grandi club d’Europa per sapere se sarebbe stato ceduto. Paredes adesso è un campione del mondo in carica. Adesso è lui. Lukaku ha lottato, ha fatto sponda, ha esultato come se fosse una finale al gol di Mancini e ha giocato al meglio delle sue possibilità attuali. Il Mancio è l’uomo del momento, basta solo dire questo: è il condottiero di un gruppo che ha come obiettivo una serata di maggio prossimo in terra irlandese. Tutti hanno dato tanto. A Milano non si vince giocando partite normali. Serve essere perfetti.
De Rossi ieri è sembrato un allenatore da mille panchine in carriera ha gestito tutto alla perferzione come era successo nel derby e si è fatto ascoltare come il miglior Mourinho. Lo Special One gli ha consegnato in mano una fuoriserie che lui stesso però non stava riuscendo a valorizzare. De Rossi invece ci sta riuscendo. Sta usando parole che ti strappano sorrisi e che poi però ti fanno riflettere perchè sai che in quelle parole troverai tanto calcio pensato e messo a disposizione della Roma.
Certe sere come quelle di Milano sono belle ed è bello viverle tra gli amici di sempre che se poi hai in panchina un ragazzo che ti ha sempre rappresentato allora ti senti ancora meglio. Più rassicurato. Sembra che niente possa farti male.
Adesso viene il meglio, non è fatto ancora nulla. C’è Udine e poi il pandemonio dell’Olimpico giovedì prossimo. Non ci sarà purtroppo Cristante ma ci saremo noi. In tanti. Strabordanti. Oggi è un pò come se fosse già giovedì e lo sarà per tutti i giorni di questa settimana. Ogni giorno che passerà sarà un piccolo puzzle da costruire per arrivare a quella serata lì. Oggi sembra ancora lontana ma in fondo è già lì, se si chiudono gli occhi se ne sente già l’eco.