Conferenza Stampa Di Carlo: “La Roma va affrontata con maturità ed attenzione”
Domenico Di Carlo, allenatore del Chievo, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match contro la Roma:
Come sarà il Chievo senza Pellissier?
“Lo vedremo domani ma chiaramente è un dispiacere non avere il capitano in campo. Lui però è qui ogni giorno che ci stimola e dà la carica alla squadra, è sempre presente mancherà solo sul campo. Speriamo che chi giocherà al suo posto faccia bene ma io ne sono convinto che lo farà. Vedere allenarsi così la squadra, con questa intensità e questa determinazione, è per noi allenatori un motivo d’orgoglio, ma soprattutto dà grande fiducia per chiunque lo sostituirà“.
Si sa quando recupererà?
“E’ troppo presto. Poi Sergio è un ragazzo che ti sorprende anche sotto questo aspetto qui, magari in una settimana cambia tutto. Sergio è così. Anche in passato aveva dato dei segnali non incoraggianti e poi ha avuto dei recuperi incredibili. Questa è una noia muscolare e bisogna andarci con i piedi di piombo, ma l’importante è che lui stia con noi e che quando recupera ritorni più forte di prima“.
I progressi di Stepinski e Djordjevic ti rassicurano in questo senso?
“Sinceramente li vedo in allenamento, tutti quanti, e stanno bene. Stiamo mettendo in pratica quello che dall’inizio abbiamo provato a modificare. Volevamo giocare più avanti, volevamo vedere di più gli attaccanti e oggi lo stiamo facendo ma sappiamo che è un percorso che va continuato. Ho grandissima fiducia nei nostri attaccanti e soprattutto perché quando si fa gol aumenta la fiducia e sappiamo bene che per vincere le partite bisogna far gol. Oggi noi in attacco siamo forti“.
Si stanno inserendo i nuovi?
“Se noi avessimo 23 punti sarebbe un po’ diverso. Avendo una classifica un po’ difficile io devo guardare ogni settimana quelli che stanno bene, quelli che potrebbero darci qualcosa in più in questo momento qua ad inizio gara e a gara in corso. Dioussé era una di quelli che stava meglio fisicamente e l’ha dimostrato subentrando ad Empoli. Domani giocherà da titolare. Tutti gli altri sono allenati ma non hanno ancora il ritmo partita e li devo valutare partita dopo partita. Schelotto potrebbe giocare dall’inizio come può subentrare, lo stesso vale per Piazon e tutti gli altri appena arrivati. Invece Andreolli non è disponibile“.
La Roma che squadra è? Come vuoi opporti?
“Io questa settimana qua ho lavorato molto sulla partita di Empoli che è stata quasi perfetta per noi. Quel quasi perfetto lo dobbiamo far diventare perfetto, perché la Roma va affrontata con più maturità. La partita di Empoli è stata macchiata da due errori e noi dobbiamo lavorare e migliorare su questo. La Roma va affrontata con più maturità. Che significa ciò? L’attenzione va alzata per i secondi di ogni partita, non per i minuti. Nell’ultimo periodo qualche volta abbassiamo la concentrazione e l’attenzione, io chiedo alla squadra più maturità sotto questo aspetto qua. Abbiamo parlato in settimana e i ragazzi si stanno allenando per questo percorso qui. La Roma va affrontata così anche se è chiaro che è più forte individualmente, lo sappiamo. Noi però dobbiamo essere più forti come squadra e io sono convinto che noi domani sfodereremo una prestazione straordinaria per mettere ko questa Roma“.
Perché la tenuta difensiva è venuta meno?
“Ho lavorato sulla partita con l’Empoli perché abbiamo fatto tante cose buone ad Empoli. Il Chievo è una squadra che ha orgoglio, che combatte, che emoziona, perché i nostri tifosi vengono allo stadio sanno che questi ragazzi daranno il 100% per emozionarli e battere la Roma. Oggi il Chievo c’è, le prestazioni sono prestazioni di spessore. Io chiedo ai ragazzi di alzare il livello di attenzione, ma questo è un Chievo che c’è e domani sarà una bella sfida, ma soprattutto sarà un Chievo che sta bene, fa prestazioni e che deve continuare a sognare. Quello è il pensiero sui miei ragazzi e sui nostri tifosi“.
Stepinski ha le spalle abbastanza larghe per supportare l’attacco del Chievo senza Pellissier?
“Più che Stepinski è la squadra. Domani dobbiamo giocare molto da squadra, con la “S” grande, non con la “s” piccola. Domani affrontiamo una grande squadra, che è la Roma. Ma la Roma affronta una grande squadra, che è il Chievo. Non dobbiamo abbassare la guardia, ma dobbiamo tenere sempre davanti a noi il sogno, l’impresa e puntarci. Io sono convintissimo che noi ci salveremo, sono molto convinto di questo, perché le prestazioni che abbiamo fatto nell’ultimo periodo sono buone e prima poi con queste buone prestazioni arrivano anche le vittorie“.
Come vedi insieme Stepinski e Djordjevic?
“Li vedo bene, come vedo bene Stepinski e Meggiorini, Pucciarelli e gli altri attaccanti. Se giochiamo da squadra i nostri attaccanti avranno la possibilità di concretizzare di più. Con la Roma non ti puoi permettere di essere meno concreto. Con la Roma dobbiamo avere più concretezza offensiva e alzare il livello di attenzione in fase di non possesso. Con le grandi squadre bisogna fare così. Ho grande fiducia nella mia squadra, si sono allenati bene. Ripeto che combattono, hanno orgoglio ed emozionano. I nostri tifosi devono venire allo stadio e ben sapere che trovano un Chievo combattivo, un Chievo che lotta, che ci crede e sogna. Sono convinto che ci salveremo perché questa è una squadra che non molla di un centimetro“.
Dove ti puoi prendere i vantaggi con la Roma?
“Dappertutto, ma soprattutto come squadra. Sappiamo bene che se loro giocano ad alto ritmo per tutti i 90 minuti è difficile combattere con una squadra con queste qualità straordinarie. Le loro qualità individuali vanno fermate con la squadra. Lo spirito di squadra elevato ci fa elevare anche la qualità tecnica e di aggressività. Uno dei primi obiettivi è far ragionare poco la Roma per poi colpirla dove concede qualche volta“.
Perché Dioussé è riuscito a inserirsi già bene?
“Perché il 4-3-1-2 l’ha fatto per molti anni, non è una novità per lui, a livello tattico sa come muoversi e come accorciare. E’ un giocatore che gioca a due tocchi, un giocatore importante per la nostra squadra. Deve aumentare la conoscenza con i compagni e questo lo si fa solo giocando. Tra i nuovi arrivati è quello più avanti, ha giocato di più nell’ultimo periodo“.
Il modulo lo hai già deciso?
“Facciamo il 4-3-1-2 e 3-4-1-2 con la stessa squadra. A seconda dell’evenienza. Se loro giocano 4-3-3 possiamo giocare 3-4-1-2, se giocano 4-2-3-1 giocheremo con il 4-3-1-2. Abbiamo preparato tutti e due, l’importante è che quando vanno in campo i ragazzi sappiano cosa fare. Devono trovare sicurezze e certezze nel proprio allenatore e le stanno trovando. Devono andare convinti e decisi di poter fare l’impresa. Noi dobbiamo fare sempre e in ogni partita l’impresa“.