Conferenza stampa, Fonseca: “Non mi era mai capitata una situazione così in passato, voglio credere che sia sfortuna”
Paulo Fonseca, accompagnato dal difensore Gianluca Mancini, alle 13.30 nella sala Champions del Fulvio Bernardini, hanno parlato durante la conferenza stampa pre partita di rito. La Roma infatti domani si sfiderà contro il Borussia Monchenglabach. Queste le dichiarazioni dell’allenatore:
Sta pensando a un cambio di modulo viste le assenze?
“Ovviamente alla luce delle difficoltà per mettere la squadra in campo è una delle possibilità che sto prendendo in considerazione, in linea di principio no ma decideremo domani”
Santon non si allenato con il gruppo, come sta? Pastore è pronto a fare una seconda gara intera dopo 4 giorni?
“La situazione di Pastore è particolare che va gestita al meglio ma è pronto, vedremo se domani giocherà ma è pronto. Santon ha la febbre vedremo come e se recupererà”
Pensa che ci sia una componente di casualità e sfortuna riguardo agli infortuni che stanno colpendo la Roma?
“Non mi era mai capitata una situazione così in passato, voglio credere che sia sfortuna. Vogliamo e dobbiamo lottare contro queste difficoltà è necessario che i giocatori capiscano che bisogna lottare in questo momento, correre di più e sacrificarsi. Le alternative sono poche. Il fattore sfortuna esiste ed è un fatto inusuale”
State pensando a contattare qualche svincolato oppure si può pensare di puntare sui giocatori della Primavera?
“Per il momento si aggregheranno con noi dei ragazzi della Primavera. Attualmente stiamo prendendo un po’ tutto in considerazione, non è facile trovare svincolati che possano elevare la qualità della squadra, non serve gente per fare numero, se arriva qualcuno è per alzare la qualità”
Il Borussia è una squadra molto aggressiva, quando avete affrontato squadre così ci sono state difficoltà. Questo la preoccupa?
“Il Borussia e l’Atalanta sono due squadre diverse, ma ricordiamoci che domani giochiamo contro la prima della Bundesliga. Mi aspetto una partita diversa da quella.”
In queste ultime partite, Guardiola ha optato per mettere centrocampisti sulla linea difensiva non avendo difensori a disposizione. Visto che lei ha il problema inverso, sta pensando di spostare qualche difensore a dare una mano a centrocampo?
“Chissà, è vero che l’unica posizione in cui non abbiamo defezioni è quella dei difensori centrali. Può succedere, vediamo. In questo momento abbiamo soltanto un centrocampista centrale di ruolo che è Veretout.”
Queste le domande per Mancini:
Come valuti il tuo inizio di percorso nella Roma?
“E’ iniziato in modo un po’ lento, devo capire cosa mi chiede il mister e abituarmi a giocare con i compagni ma sono contento di far parte di questa squadra e di imparare ogni giorno dal mister”
Come state vivendo la situazione infortuni? Vi sta condizionando?
“Non ci condiziona, scendiamo in campo per giocare e dare il massimo. E’ stata una serie di infortuni molto sfortunata, speriamo che passi molto velocemente”
Non c’è la paura di andare in contrasto anche in allenamento?
“No, lo dico per mia esperienza: ci alleniamo ad alta intensità, facciamo i contrasti giusti anche in allenamento. Giochiamo liberi. Se prendiamo botte e queste botte arrivano fratture non possiamo farci niente. È un po’ di sfortuna, speriamo che giri.”
L’eventuale cambio di modulo e il passaggio alla difesa a 3 pensi possa valorizzarti?
“Io ho avuto la fortuna di fare due anni in una difesa a 3, ho imparato concetti diversi. Ora sto imparando tante cose nuove a 4, mi trovo molto bene. Sarà il mister a decidere. L’importante sarà dare il massimo per provare a vincere questa partita.”
La difesa sta funzionando, nel pre-campionato avevamo conosciuto un’altra squadra. State crescendo voi come qualità e confidenza?
“Magari all’inizio abbiamo cambiato tanti giocatori, il mister era nuova e ci diceva concetti a cui non eravamo abituati e abbiamo trovato difficoltà. Lavorando in settimana abbiamo migliorato questo aspetto, ma non dipende solo dai centrali ma da tutta la squadra. In partita ripieghiamo in 11, la fase difensiva comprende tutta la squadra così come quella offensiva.”
Differenze tra Gasperini e Fonseca? Cosa hai imparato col mister?
“Il gioco di Gasperini è un gioco che in Italia fanno in pochi, particolare, a uomo. Ci sono scalate ben precise. Con Mister Fonseca ho imparato a marcare a zona, anche se allo stesso tempo vuole che siamo aggressivi.”
Come sta? In allenamento si toccava l’inguine. Osservandola in campo, lei è un giocatore che comunica molto. È una sua caratteristica o le è stato detto di farlo dal mister?
“All’adduttore non c’è nessun dolore. Ho sempre avuto questa cosa di parlare in campo, non riesco a stare zitto. Il mister mi aiuta anche in questo, mi ha fatto capire che un difensore in campo deve parlare per aiutare i compagni. È una cosa che mi ha chiesto e che voglio fare perché aiuta la squadra a migliorare.”