2 Ott 2024In News, Breaking News8 Minuti

Conferenza Stampa Juric e Pellegrini: “Vedo un margine pazzesco di miglioramento. Qualcosina voglio cambiare, ma non troppo”

Ivan Juric e Lorenzo Pellegrini, rispettivamente allenatore e capitano della Roma, hanno parlato in conferenza stampa alla vigilia della partita di Europa League contro l’Elfsborg:

PAROLE JURIC

Ci sarà un occhio particolare al campionato?
Con queste due gare abbiamo recuperato terreno, ora Monza sarà fondamentale per chiudere questo ciclo di gare ma vogliamo fare bene anche in Europa. L’obiettivo è utilizzare quanta più rosa possibile per essere sempre freschi, dobbiamo essere lucidi nelle scelte. Qualcosina voglio cambiare, ma non troppo“.

C’è qualcosa di diverso nel possesso palla rispetto alle sue squadre passate?
Abbiamo trovato anche avversari contro i quali siamo riusciti a fare possesso e abbiamo giocatori che lo sanno fare bene. Voglio introdurre l’intensità ma anche con il piacere di giocare la palla, hanno la qualità per tutte e due le fasi: rubare la palla subito e muoverla. Per lunghi tratti ci è andata bene in queste tre partite, vedo un margine pazzesco di miglioramento. L’idea è andare e pressare perché vogliamo avere la palla, è l’idea principale“.

È il momento giusto per vedere Hummels? Angelino e Dovbyk hanno bisogno di riposo o sono indispensabili?
Su Hummels dobbiamo decidere, è arrivato in ritardo e si deve mettere in condizione perché è un ruolo pericoloso. Angelino recupera abbastanza presto, sta facendo benissimo. Abbiamo visto stanchezza di Dovbyk, dobbiamo decidere se farlo partire dall’inizio o durante la gara“.

Un parere su Hiljemark?
Era un buonissimo giocatore che volevo al Genoa, un grandissimo professionista. È facile avere un bel rapporto con lui“.

Cosa pensa dell’Elfsborg?
“Mi è piaciuto quello che sta facendo Hiljemark, è un 3-4-3 che facevamo al Genoa. È una squadra aggressiva, diretta, mi è piaciuta tanto nelle partite che ho visto: ha valori, attaccanti e quinti interessanti. Sarà una battaglia, Oscar sta facendo un ottimo lavoro essendo anche molto giovane”.

Si rischia di sottovalutare queste partite, come si fa a non farlo?
“Ci sono grandi difficoltà, come il campo sintetico e altre cose. Non siamo nel momento di abbassare il livello, si può anche fare un risultato negativo ma la voglia del gruppo di uscire da un momento negativo deve essere massima. Sono contento della prima settimana ma non è risolto. Per noi è una grandissima occasione di rafforzare il gruppo, la mentalità e il pensiero di essere una squadra forte. Non vorrei vedere nessun tipo di sottovalutazione”.

C’è un motivo per cui non vi siete allenati sul sintetico?
“Ci dispiace che non siamo riusciti a fare allenamenti sul sintetico per adattarci, ma non vogliamo scuse. I ragazzi faranno riscaldamento e si adatteranno velocemente”.

PAROLE PELLEGRINI

L’importanza della gara di domani? Che momento stai vivendo? Ha parlato anche Totti.
Domani è una partita importante, fa parte di un percorso che stiamo facendo con il mister e il suo staff per cercare di riportare entusiasmo. Domani è fondamentale per il cammino in Europa e per continuare a lavorare forte con il sorriso come stiamo facendo in questi giorni. Per quando mi riguarda, penso di poter parlare anche per Cristante, è sempre il campo che fa dare giudizi e risollevare da momenti brutti. È bello così perché è il nostro lavoro, è normale essere criticati se uno ha un momento difficile ma è sempre il campo che aiuta a risolvere i problemi. Oltre al campo, aiuta entrare a Trigoria e sentirti parte importante del gruppo e di questa nostra famiglia che stiamo cercando di creare il più in fretta possibile“.

Un passo indietro su De Rossi: hai parlato con la proprietà, con l’ex CEO Souloukou? Ci sono voci secondo le quali saresti stato disposto a rinunciare alla fascia?
Non penso sia mancanza di rispetto verso mister Juric, ha capito che era un momento di tristezza, la squadra non si aspettava e non voleva l’esonero ed è stato anche eccezionale nel farci cambiare questa tristezza in voglia di cambiare le cose. Il giorno dell’esonero? Come ben sapete o immaginate, non sono uno da pagliacciate ma è abituato a dire la verità. Mi è capitato di dire la verità e quello che pensavo quel giorno. Sono successe altre cose e non è stata richiesta la mia verità. Ho tanta stima per Daniele e per il suo staff, sono un grande gruppo e ci stavano dando tanto. Ma si va avanti perché la Roma è la cosa più importante e va sempre avanti. Lo dico ora davanti al mister, siamo stati fortunati a trovare ancor prima di un professionista un uomo che ha saputo capire la tristezza e trasformarla in voglia di stravolgere le cose e farle tornare nella giusta via. La fascia? È importante quando non la metti solo la domenica, ma tutti i giorni facendo andare bene le cose e aiutando i compagni e io non smetterò mai di far andare bene le cose bene per la Roma e cercare di aiutare i miei compagni. Non è il gesto solo simbolico di indossare la fascia la domenica, ma è una cosa dentro. Questo gruppo lo sento mio, come spero ogni mio compagno. Soprattutto in un momento complicato questo gruppo si è comportando da gruppo vero e sono orgoglioso“.

I tifosi hanno contestato perché insoddisfatti.
È importante giocare bene in modo da far cambiare l’idea di chi ti sta fischiando. Spero che questa situazione sia rivolta alle prestazioni. Non ho da recriminarmi per quanto riguarda il resto, questa cosa cambierà con prestazioni e risultati“.

Vi aspettavate questa crescita repentina di Pisilli?
“Sì, Niccolò è un ragazzo d’oro e di un’umiltà incredibile. Viene tutti i giorni al campo, si allena, sta attento al minimo dettaglio ed è fondamentale per tutti noi, non basta mai bulla di quello che fai di positivo. È un giocatore forte, moderno, sa giocare il pallone, sa contrastare e inserirsi, poi fa gol ed è importante. Dipende da lui la crescita che avrà. Dal gruppo è benvoluto e vederlo segnare ed esultare come domenica è un’emozione incredibile per tutti noi perché ci ha fatto vincere la partita e perché mi ricorda quello che ho vissuto ed è sempre bello vederlo in un ragazzo pulito e umile”.