19 Dic 2019In Breaking News9 Minuti

Conferenza stampa, Montella: “La squadra risponde bene. Contro l’Inter è stato un pareggio con il gusto della vittoria” (Video)

Vincenzo Montella, allenatore dei viola, ha rilasciato alcune dichiarazioni alla vigilia di Fiorentina-Roma, 17esima giornata di campionato, ha parlato in conferenza stampa. Questo uno stralcio delle sue dichiarazioni:

 Com’è il clima dopo il pareggio con l’Inter?

Contro l’Inter è stato un pareggio con il gusto della vittoria, la squadra ha dato risposte importanti. Tanti segnali positivi”.

 

Come sta Chiesa?
“Ha preso una botta alla caviglia, c’era un forte ematoma. Ha dato disponibilità e non ha chiesto il cambio a differenza di Castrovilli che lo ha chiesto. Federico voleva stare in campo, l’ho tolto perché non stava bene. Ieri ha fatto una risonanza e oggi lo valuteremo. Ieri non si è allenato. Vediamo come sta”.

I fischi contro Chiesa?
“Erano nei miei confronti, non erano per lui”.

Quanto vi pesa questo digiuno di vittorie?
“Mi manca soprattutto per la classifica anche se il morale si è risollevato dopo l’Inter. Sappiamo che affrontiamo un avversario di grande livello e di grandi alternative. La Roma è una squadra che ha la seconda difesa del campionato ma noi contro le grandi squadre ce la giochiamo alla pari, lo abbiamo dimostrato. Un episodio contro la Lazio ha cambiato la nostra stagione. Sono speranzoso perché penso che la squadra farà una grande gara”.

Cosa significa questa sfida per lei?
“Una parte del mio cuore è a Roma. Mi ha dato tante gioie e tanti dolori sia in campo che da allenatore. Per me non è una partita come le altre”.

Cosa pensa di Fonseca?
“Ha grandi idee e si è subito adattato al calcio italiano. Ha un’idea molto offensiva”.

Sulle voci di mercato su Florenzi alla Fiorentina…
“Speriamo che arrivo a mangiare il panettone, prima di pensare al mercato. Sono concentrato sul campo e sui giocatori che ho a disposizione. Lo mangerò comunque, perché mi piace…

Dopo il pari contro l’Inter si sente più tranquillo?
“Non lo so. So che sono uno dei responsabili o il vero responsabile del rendimento, sono il capro espiatorio e questo mi sta gasando, forse così rendo anche di più”.

Come ha trovato la squadra dopo l’Inter?
“La squadra sta bene, ha voglia di giocare subito. Abbiamo qualche situazione individuale da controllare”.

E’ una partita che si deciderà sugli episodi?
“Credo che la maggior parte delle partite si sblocca con l’episodio. E’ determinante. Averlo a favore dipende dalle qualità, dalla volontà e sicuramente non dalla fortuna”.

Come sta Badelj dopo gli acciacchi dell’ultimo periodo?
“Milan da qualche settimana non sta molto bene fisicamente. Ha sempre dato la disponibilità per scendere in campo. Si è allenato, lo sto valutando come sto valutando la possibilità di far giocare Benassi”.

La società ha chiesto maggiore tutela arbitrale, lei cosa ne pensa?
“Ci sono stati episodi dove siamo stati penalizzati e pochi dove siamo stati avvantaggiati. Domenica è stato fischiato un mezzo fallo su Eysseric mentre contro la Lazio un episodio simile ha segnato il nostro campionato”.

Boateng può darvi qualcosa in più?
“Boateng ha queste caratteristiche. E’ un giocatore che ha presenza, sa mandare dentro i compagni, non attacca da punta la porta, anche se glielo chiedo. E’ un giocatore di spessore che ci può dare una mano”.

Zurkowski come mai non gioca mai?
“Si sta allenando a fasi alterne per un colpo. Ha grande volontà. A Verona giocò Cristoforo perché avevo bisogno di maggiori geometrie, lui è più dinamico e fisico. Deve migliorare a livello tecnico-tattico”.

Ha rivisto la partita vinta dai viola 7-1?
“Sono due situazioni diverse, completamente diverse”.

Con l’esplosione di alcuni giovani, si può dire che sono le note più positive del bilancio stagionale?
“Per fare dei bilanci bisogna andare a ritroso e capire gli obiettivi. Come patrimonio i calciatori si sono valorizzati nonostante la classifica. Nonostante qualche punto meritato sul campo ci manca. Consapevoli che dovevamo fare meglio nell’ultimo periodo. Abbiamo però dato la Serie A a dei ragazzi che non erano abituati a vederla, come Dragowski e Vlahovic. Abbiamo dato lustro a Castrovilli arrivato anche in Nazionale. Abbiamo dato spazio alla fiorentinità con Ranieri e Venuti. Io credo che qualcosina sia stato fatto. Se avessimo avuto qualche trentenne in più avresti avuto più punti ma meno futuro. Sono convinto che così la società e i tifosi abbiano più futuro e mi dispiacerebbe se questa semina, ne beneficiasse qualcun altro”.

Su Pedro…
“Non devo decidere io. Ha grandi qualità, si deve abituare al ritmo e alla vicinanza del difensore italiano e nella velocità di risolvere le situazioni in campo. E’ un giocatore di calcio. Bisogna vedere quanta voglia ha di mettersi a disposizione ancora qui. Se abbiamo pazienza, secondo me diventerà un giocatore importante”.

Su Vlahovic e il gol all’Inter…
“Abbiamo vissuto tutti forti emozioni. Secondo me sta già pensando al prossimo gol, di questo sono contento. Ha tanta voglia di emergere”.

Quanto hanno pesato le assenze? E’ una bocciatura per le seconde linee?
“Abbiamo dei giocatori cardine. Se ti mancano, mancano le basi. Se ti manca Pezzella o Ribery, come spessore, cambia molto. Questo è il discorso. Hanno storia, esperienza, personalità: il calcio si gioca anche in questo modo in mezzo al campo”.

La squadra non al completo è l’unica giustificazione al rendimento un po’ altalenante?
“Io penso che la verità stia nel mezzo. Abbiamo fatto qualcosa in più in gran parte della stagione e nell’ultima parte qualcosa in meno. Ci sono tante cause ma non perché la squadra non è allenata. La nostra squadra ha finito bene sia con il Torino che contro l’Inter. Non è un discorso fisico. E’ psicologico probabilmente, non tecnico. Quando c’è un nuovo percorso, il momento peggiore è la seconda fase. Dobbiamo trovare il nostro equilibrio”.

Si parla di calciomercato e anche di Kalinic: cosa ne pensa e l’ha chiesto lei?
“Non mi sono spiegato bene, escono tanti nomi e situazioni. Fortunatamente non faccio io il mercato. Che sia un buon giocatore è fuori discussione, che non si sia lasciato bene con Firenze è un dato di fatto, che a Firenze non siano graditi i ritorni anche e questo lo sto pagando anche io. Fatemi magiare il panettone tranquillamente”.