Conferenza Stampa Mourinho: “Possiamo giocare sia a quattro che a tre dietro. Non penso al reintegro di nessuno”
José Mourinho, allenatore della Roma, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del match di campionato contro il Verona:
La sua insoddisfazione post CSKA. Qualche distrazione difensiva. Significa che c’è un gruppo che ha recepito e qualcuno no?
“No, per niente. È stata una partita. Sarebbe troppo facile dire: siamo stati perfetti. Non voglio andare in questa direzione. Ogni partita analizziamo ciò che è andato ed i problemi. Da questo punto di vista, possiamo fare meglio. Non mi aspettavo un risultato così, ma possiamo fare meglio sulla qualità del gioco e sulla fase difensiva. Loro hanno avuto momenti di controllo“.
Futuro stadio della Roma. La Roma non riesce ad ottenere risultati. Ha un messaggio per il futuro sindaco?
“Prima di tutto io sono allenatore. Faccio quello che mi piace fare, che amo fare. Non voglio essere niente di più di questo. Un allenatore con un legame speciale con club, tifosi, proprietà ma sempre allenatore. Ovviamente avere lo stadio di proprietà è positivo per una società. Ho letto con grande soddisfazione quello che la signora Raggi dice della Roma, soprattutto quando parla dei proprietari. Sente grande rispetto. Si vedrà nel futuro. Ma io sono allenatore“.
L’ha soddisfatta Ibanez terzino? Cosa sta succedendo con Villar?
“Non capisco bene. È successo lo stesso di Sassuolo. Non abbiamo ancora parlato del Verona. Sembra che voi cerchiate altre cose che non c’entrano con una conferenza pre-partita. Pensavo di parlare sulla prossima partita. Vina e Mkhitaryan hanno due piccoli problemi e con la qualità della gente nel dipartimento medico, mi aspetto cose positive. Potrei averli disponibili. Per Villar non capisco. Perchè la domanda? Perchè l’anno scorso era titolare e questo anno non lo fa? Paulo aveva una visione di calcio diversa dalla mia, aveva diverse opzioni. Il prossimo allenatore avrà diverse opzioni. Un giocatore con me è titolare, con il prossimo non lo sarà. Nessun problema con Villar. Il problema è che Cristante e Veretout stanno giocando molto bene. Ma è una cosa buona per la squadra. Parlare di titolari o non titolari non ha senso. Come hai visto abbiamo cambiato tanto contro il CSKAperchè ci fidiamo di tutti. Ibanez non è un terzino, è ovvio. Può fare la posizione in emergenza, con una prospettiva difensiva. Non sarà mai un terzino“.
Che Verona si aspetterà domani? I presidenti danno poco tempo agli allenatori?
“Non mi piace parlare della casa degli altri, sono loro che devono spiegare ai loro tifosi, al mondo del calcio. Per me da lontano è che mi dispiace per due colleghi che sono stati esonerati così presto. Quello che c’è dietro, non è roba mia. Non posso dire nulla. Sono contento che Mazzarri torni, abbiamo giocato insieme in Italia, in Inghilterra. Tudor se cercava un’opportunità di tornare c’è riuscito“.
Sul suo staff. Può essere un segreto del suo successo? Il fatto che abbia uno staff stimolante e giovane sempre aggiornati?
“No, la verità è che quando ho iniziato 20 anni fa e oggi non c’è nessuno di quello staff tecnico. Per 20 anni però siamo stati gli stessi. Lalin è quello che sta con me da più tempo, tutti gli altri sono cambiati. Qualche volta decisione loro, qualche volta decisione mia per capire. Qua ho preso due preparatori atletici, dipende dalla situazione. Considero che siamo uno staff molto molto buono. Sono arrivato con 4 e ora siamo 14-16. La gente che era qui è gente di qualità, aperta ad imparare. Medici, analisti sono il mio staff. Adesso siamo in un pullman solo per tutto lo staff. Un giorno diventerà uno staff di qualcun altro. Mi interessa costruire una base. Lavoriamo tanto come staff, festeggiamo insieme. Quando arriverà il momento negativo saremo uniti ancora di più. Mi piace lavorare con gente che pensa, analizza, concentrato 24h. Parliamo a casa anche alle 23. Mi piacciono persone con passione“.
Ha mai pensato, vista la situazione, di adottare una difesa a 3? Ha mai preso in considerazione il reintegro di Santon?
“Ho pensato a Tripi, che sarà convocato. Se abbiamo dei problemi. Tripi ha fatto il pre-season con noi, ha imparato il nostro modo di pensare. Può giocare in tutte le posizioni difensive. È senza esperienza, ma ha un cuore e un’intelligenza. Non penso al reintegro di nessun calciatore. Possiamo giocare a 3 o 4, non lo abbiamo fatto ancora. Non posso dire che non lo faremo. Ci sono tante squadre che lo fanno in Serie A. Possibile che succederà. Possiamo farlo“.
Quanto conta nel suo gioco l’aggressività degli attaccanti sui difensori? Può essere una chiave?
“Dipende, se è un piano dove vogliamo pressare alto è importante farlo sui difensori. Se la strategia è una linea più bassa così no. Questa partita in casa e la partita con Salernitana abbiamo cercato di pressare alto, è importante. Domani è una partita con difficoltà in più. Un nuovo allenatore che noi non abbiamo nessun tipo riferimento per poter pensare che tipo di gioco. Possiamo vedere il passato di Tudor. Lui cercherà di ripetere i suoi principi. Giocherà in modo diverso. Ci sono tante domande senza risposte. È una difficoltà extra. Non possiamo immaginare“.
Borja Mayoral. Si è arrabbiato visto che non è stato inserito. Le gerarchie quali sono?
“La Fifa non permette di giocare in 12. Possono giocare solo in 11. È un bravo giocatore, bravo ragazzo. Ha fatto solo 16 minuti per il modo in cui lavora è un fantastico professionista. Sarà importante per noi. Mi piace più oggi che due mesi fa. Tammy sta bene, Eldor anche. Possiamo giocare con due. L’ultima partita abbiamo messo Abraham e Mayoral ed è possibile giocare con due. Mayoral mi piace molto, con qualità, intelligenza. È freddo sotto porta. Però mi piacciono anche Eldor e Tammy. Lui vuole di più, ma arriverà. Sarà utile per noi“.
Tudor sembra un allenatore che fa uomo contro uomo. Come si affrontano queste squadre?
“Abbiamo pensato a questa possibilità. Se è una rottura totale col passato della squadra. È arrivato 4 giorni fa, è difficile cambiare le dinamiche. L’anno scorso con Juric il Verona giocava in un modo simile. Per questa ragione magari loro andranno nella stessa direzione. È difficile. Ieri ho visto il Sassuolo in grande difficoltà con il Torino. È una diversa proposta di calcio, tutte sono valide. Se è così sarà difficile. Abbiamo lavorato un po’ pensando a questa possibilità. Loro sono anche bravi in uscita, nella proiezione dei terzini. Fare arrivare la palla in zona pericolosa. Mi piace. Ha 0 punti in 3 partite, ma poteva fare punti con Inter e Bologna“.