Conferenza Stampa Ranieri ed Hummels: “Non sarà facile contro il Tottenham, ma dobbiamo cominciare a voler lottare fino all’ultimo secondo”
Claudio Ranieri e Mats Hummels, rispettivamente allenatore e difensore della Roma, hanno parlato in conferenza stampa alla vigilia della partita di Europa League contro il Tottenham:
PAROLE RANIERI
Domani è una partita complicata contro un avversario molto forte. Conta di più per la classifica o per il morale?
“Entrambe le cose. Non sarà una partita facile anche perché il Tottenham è in un momento di forma eccellente. È una squadra che macina gioco e ti martellano, giocano il tipo di calcio che piace a me. Postecoglu sta facendo un lavoro eccellente e gli faccio i miei complimenti”.
Il fatto che ci fosse Hummels in conferenza stampa è un indizio per la formazione? Con che modulo giocherà?
“Ha parlato Hummels per il suo spessore internazionale, non è pretattica. Ancora devo parlare con i ragazzi. Sono sereno perché la prestazione fatta a Napoli non mi è dispiaciuta, abbiamo perso per un indecisione, per una mancanza di visione in traiettoria, ma la squadra ha reagito bene e ha lottato fino in fondo cercando il pareggio. Era quello che gli avevo chiesto ai ragazzi, io chiedo a loro di dare tutto, devi uscire dal campo soddisfatti di aver dato tutto. Siamo stati un pochino titubanti nell’attaccare, però la prestazione c’è stata. Siamo come quel malato che sta lì e arriva il dottore cercando di trovare l’antidoto per cercare di far reagire il paziente. Dobbiamo cominciare a voler lottare fino all’ultimo secondo”.
Vista la situazione della Roma, questa coppa quanto può essere d’intralcio? Quanto avrebbe voluto evitarla una partita del genere? Dybala come sta?
“È una partita che da tantissimo stimolo. Questa non è una partita amichevole, giochiamo contro una squadra che è fantastica, noi dovremmo essere intelligenti e scaltri contro di loro. Io tengo a tutte le competizioni. Dybala si è allenato, non soffre di nessun dolore, lo valuterò domani. Una cosa è averlo e un’altra è non averlo, sono convinto che abbia i colpi per risolvere le partite”.
La scelta di schierare tanti difensori centrali dipende anche dal fatto che subiscono tanto sui calci piazzati?
“Mi piace, lei ha già messo in campo la formazione con i tre difensori centrali. Abbiamo studiato questa squadra, mi piacciono molto, spingono molto. Dobbiamo essere molto intelligenti e far viaggiare velocemente la palla”.
È tornato dal ritiro per aiutare una squadra che le sta a cuore, avrebbe fatto lo stesso per il Leicester?
“Quando mi sono ritirato non pensavo minimamente di ritornare e non me lo sarei mai augurato. Lo avrei fatto solo per la Roma e per il Cagliari. Auguro al Leicester di poter uscire da questo periodo perché sono una grande società, Vardy anche continua a segnare”.
Lei nel 2016 ha spezzato il cuore ai tifosi del Tottenham vincendo lo scudetto con il Leicester, farà lo stesso domani?
“Me lo sta augurando?”.
PAROLE HUMMELS
Quanto è importante la gara di domani e come cambia il sistema da Juric a Ranieri per i difensori?
“La partita è molto importante per cercare di piazzarci tra le prime otto, forse è l’ultima spiaggia. Sono punti in palio pesanti per qualificarci agli spareggi ed è una grande occasione per invertire la tendenza. L’avversario è forte e complicato ma è l’occasione per dimostrare di poter giocare ad un livello alto. Con Ranieri giochiamo di più come reparto e meno uomo contro uomo ma è inevitabile che possa capitare, ci sono delle somiglianze”.
Quante volte in carriera ti è capitato un momento simile? Mancini ti aveva elogiato, sta cambiando qualcosa con Ranieri?
“Da quando sono arrivato il gruppo ha sempre lavorato con serietà e al meglio. In carriera mi è capitato di vivere un periodo complicato con il Borussia Dortmund, eravamo ultimi dopo 19 giornate. Puoi solo lavorare duro e crederci sempre. Se faremo così sono sicuro che giocheremo meglio e segneremo più gol perché abbiamo giocatori offensivi buoni e dobbiamo metterli nelle condizioni di segnare“.
Come mai non hai giocato?
“La ragione principale è che quando sono arrivato non mi allenavo da tre mesi, quindi dovevo trovare la condizione migliore. E poi è stata una decisione tecnica del mister che ho rispettato sebbene sperassi in qualcosa di diverso. Adesso sono sicuro che avrò maggiori occasioni di giocare, sta a me dimostrare al club e ai tifosi di poter giocare ai miei livelli e poter ripagare la fiducia di tutti. Quello che conta adesso è cercare di invertire la tendenza non solo a livello personale, ma di squadra”.
Ti sei pentito della scelta?
“No, perché sono sicuro che alla fine sarà una storia a lieto fine”.
Che gara ti aspetti domani? Come giudichi l’evoluzione del Tottenham?
“L’evoluzione è notevole, è una squadra che pressa alto e ha idee chiare. Ci sono grandi individualità, c’è uno dei miei difensori preferiti cioè Van den Ven, che domani non ci sarà. Domani ci metterà sotto pressione, ma non dobbiamo farci impressionare dallo stadio e reggere l’urto. Mi aspetto una partita difficile, in questo momento è una delle mie squadre preferite al mondo”.
Sei mai stato vicino alla Premier League?
“Diverse volte ci sono andato vicino, non è mai andato in porto per diverse ragioni. Ma non è questa la sede giusta per parlarne, ne avrò tempo quando smetterò. Ci sono andato vicino per quattro volte. È sempre stato bello giocare qui in Inghilterra”.
Werner e Son?
“Conosco benissimo Timo, è forte e segna tanti gol. Contro Son si soffre sempre, ricordo quando giocava in Bundesliga, è rapido ed ambidestro, è molto forte”.