Conferenza Stampa Ranieri: “Guardo al bene della Roma. Se arriva Conte lo vado a prendere all’aeroporto”
Claudio Ranieri, allenatore della Roma, ha parlato in conferenza stampa dopo la vittoria contro il Cagliari:
Contento se arriva Conte?
“Non guardo a me stesso, ma al bene della Roma. Se si parla di Conte, tanto di cappello. Lo vado a prendere all’aeroporto”.
Pretattica con Pastore?
“Non dico mai la verità. Sapete sempre tutto. Non è che faccia pretattica, mi fate una domanda e rispondo. Non aveva i 90 minuti, erano due settimane che lo vedevo allenarsi bene, gli riusciva tutto. È sembrato doveroso metterlo, gli ho detto che le cose che fa lui le fanno pochi al mondo, e che è un giocatore sublime. Quando ha la palla deve giocare come vuole lui, quando non ce l’ha come voglio io. Ci potrà dare una grossa mano“.
Lavoro su Kluivert?
“Non c’è un lavoro specifico, sono qualità che questi ragazzi hanno. Gli ho chiesto se all’Ajax portasse le borse o giocasse, piano piano sta entrando nelle caratteristiche italiane. È un giocatore sul quale conto, sono in pochi ad avere quella velocità, a volte crossa e compagni non ci sono ancora. Avevamo preso in seria considerazione il terzino sinistro, li abbiamo chiusi sui due lati, giocando col rombo il Cagliari sfruttava molto i terzini. All’Inter avevamo lasciato tanti cross, Pavoletti sarebbe stato pericoloso. Kluivert e Stephan hanno fatto bene il doppio lavoro“.
Perché Ćorić ha trovato così poco spazio? Lo vedremo di più?
“È un ragazzo valido, ma non è facile uscire di casa e venire nel campionato italiano. Tecnicamente è sopraffino, l’ho premiato per come si sta allenando durante la settimana. È triste perché ha sbagliato l’unico pallone toccato. Abbiamo molti centrocampisti, quando c’è la possibilità di farlo ambientare lo farò”.
Il gioco?
“Non mi interessano i luoghi comuni, i critici è giusto che facciano il loro dovere. Se sono più di 30 anni che sto in panchina vuol dire che sono moderno anch’io, nonostante i capelli e l’età“.
Arrivare prima?
“Se non mi avessero esonerato al Fulham non sarei qui. Anche la prima volta ho preso la squadra a 0 punti e abbiamo mancato lo scudetto per pochissimo. Sto cercando di fare del mio meglio. Sono contento della standing ovation per Pastore, i sudamericani sono molto sensibili, quando sentono il calore del pubblico danno di più. Spero che possa darmi quello che mi ha dato oggi”.
Mirante e Fazio?
“Antonio è un bravissimo portiere, ma, credetemi, anche Olsen è un gran bel portiere. Evidentemente ha sentito troppo la pressione, è stato un po sfortunato e ho cambiato, non per suoi demeriti. Lo seguivo, sapevo non fosse Alisson ma è un buon portiere. Roma non sempre accoglie tutti, sta a lui reagire. Il ruolo del portiere è difficile da comprendere, i giocatori di movimento possono sbagliare e alla prima cosa azzeccata vengono apprezzati, per il portiere è difficile. Per quanto riguarda Federico, quadrando la difesa, un giocatore bravo di testa e intelligente nelle letture come lui è logico che si ritrovi subito”.