Dall’autogol di Cicinho all’impresa con il Toro in Coppa Italia. La storia di ‘Miha’ contro la Roma (e Difra)
INSIDEROMA.COM – MATTEO LUCIANI – Archiviata la Champions League, con la preziosa vittoria per 2-1 nell’andata degli Ottavi di Finale contro i lusitani del Porto che lascia ben sperare in previsione del match di ritorno all’Estádio do Dragão, la Roma di mister Di Francesco si rituffa nel campionato.
Nel Monday night della ventiquattresima giornata di Serie A, i giallorossi andranno a caccia del secondo successo consecutivo nella competizione nazionale e per farlo, curiosamente, si troveranno di fronte in panchina ancora un ex calciatore laziale; dopo Sergio Conceiçao nella nottata europea di martedì scorso, infatti, stavolta sarà il turno di Sinisa Mihajlovic, che proprio con l’attuale tecnico del Porto ha condiviso la vittoria del tricolore in maglia biancoceleste nella stagione 1999/2000.
Il mister serbo è tornato in Italia dopo la più che fugace (soltanto una settimana effettiva, con un contratto realmente mai messo nero su bianco) esperienza della scorsa estate allo Sporting Lisbona e punta all’impresa di salvare il suo Bologna dalla retrocessione.
L’impatto di Mihajlovic in rossoblu è stato subito eccellente; i felsinei, infatti, hanno ottenuto quattro punti in due partite, dapprima sbancando di misura San Siro contro l’Inter di Spalletti, poi pareggiando in casa contro il Genoa di Cesare Prandelli con il tanto atteso ritorno al gol di Mattia Destro.
Per Sinisa Mihajlovic, peraltro, si è trattato di un ritorno nella città che ha dato i natali a grandi artisti quali (solo per citarne alcuni) Gianni Morandi e Lucio Dalla. Proprio in Emilia, infatti, il serbo iniziò la sua carriera da capo allenatore: era l’ormai lontano novembre 2008 e dopo un paio di anni di apprendistato ‘all’ombra’ di Roberto Mancini nell’Inter, Mihajlovic fu chiamato in sostituzione dell’esonerato Daniele Arrigoni per risollevare la squadra rossoblu.
Scherzi del destino, la prima partita ufficiale della carriera del mister di Vukovar fu contro la Roma, allora allenata da Luciano Spalletti. Il match, noiosissimo e con una squadra giallorossa in aperta crisi di gioco, risultati e rapporti tecnico-calciatori, terminò 1-1 a causa di un’incredibile autogol del brasiliano Cicinho ormai a tempo scaduto.
Un punto che, comunque, sarebbe servito a poco a Mihajlovic, successivamente esonerato in favore di Giuseppe Papadopulo.
A partire da quella autunnale serata bolognese, il serbo ha incontrato la Roma per ben altre quindici volte, con un bilancio di tre vittorie, tre pareggi e nove sconfitte: insieme al Genoa, infatti, i giallorossi sono l’avversario che l’ex laziale ha più volte trovato sulla sua strada come allenatore.
Mihajovic è riuscito a imporsi contro la compagine capitolina per due volte quando era seduto sulla panchina del Torino (secco 3-1 il 25 settembre del 2016 contro la Roma di Spalletti; vittoria esterna per 2-1 negli Ottavi di Coppa Italia lo scorso anno contro i giallorossi di Di Francesco) e in una circostanza quando era alla guida della Sampdoria (il 16 marzo del 2015 all’Olimpico, rifilando un perentorio 2-0 all’agonizzante Roma di Rudi Garcia).
Se il bilancio contro la Roma parla nettamente in favore del club di casa a Trigoria, altrettanto non si può affermare per quanto concerne i confronti tra Sinisa Mihajlovic ed Eusebio Di Francesco.
Come nel caso degli scontri con i giallorossi, Di Francesco è tra gli avversari che Mihajlovic ha fronteggiato maggiormente (9). Soltanto Vincenzo Montella e Roberto Donadoni, infatti, hanno affrontato il serbo più volte (11).
Contro l’attuale allenatore della Roma, Mihajlovic ha ottenuto: quattro vittorie, tre pareggi e soltanto due sconfitte. Il confronto più recente è il già citato Ottavo di Finale di Coppa Italia dello scorso anno, in cui la magica incappò in una brutta sconfitta.
Speriamo proprio che mister Di Francesco sappia come invertire tale, poco fortunato, trend.