18 Gen 2024In Breaking News6 Minuti

Daniele De Rossi: “Il vento soffierà ancora, stateci vicino”

DeRossi ha rilasciato la prima intervista ai microfoni ufficiali del club. 
Di seguito le parole del tecnico giallorosso.
 
Bentornato a Trigoria Mister, quali sono le sue prime sensazioni?
“Stupore perché facevo fatica a riconoscere le strade e le rotonde in dei posti che ho visto per 18 anni consecutivamente, emozioni perché vedevo tanti luoghi e facce che hanno condiviso con me una bellissima parte della mia vita e consapevolezza a che c’è un lavoro importante da fare e non possiamo stare qui a guardarci intorno e a guardare com’è cambiata la situazione”
 
La tua reazione dopo la chiamata della proprietà?
“Stupore, eccitazione, agitazione, lì per lì all’improvviso capisci che ti chiamano, non sono caduto dalle nuvole, poteva succedere qualcosa, ti rendi subito disponibile per parlarci ed il discorso è stato di massimo dieci minuti”
Lei ha accettato un incarico di sei mesi, questo significa che vuole mettersi in gioco senza un paracadute, quindi crede nella possibilità di lavorare bene con questa squadra
“Ne io ne la squadra abbiamo bisogno di paracaduti, questa è una squadra forte, con giocatori molto importanti, capita alle squadre migliori di non avere paracaduti, e capiterà in futuro ad altre squadre e noi dovremmo essere bravi ad approfittarne. Ci sono i margini per risalire e non avevo bisogno di paracaduti ma di questa grandissima opportunità”
 
L’ultima volta da capitano oggi da allenatore, come è stato il ritorno in campo per il primo allenamento con la squadra?
“Non allenavo da parecchio tempo, però è come andare in bicicletta, anche se l’ho fatto per pochi mesi, non l’abbiamo preparato come avremmo voluto perché adesso sono qui a fare l’intervista, poi le foto etc, ho fatto tante cose più burocratiche che tecniche, alla fine era un allenamento di ripresa e non c’era molto da inventarsi. Già da domani cominceremo a fare qualcosina di più interessante”
 
Come ha ritrovato a Trigoria?
“E’ stato lo shock più grande, è completamente trasformata in meglio, a volte passo in una stanza e mi chiedo ma qui una volta facevo questo o quello. Pochi mesi fa guardavo la presentazione del centro sportivo della Fiorentina che è pazzesco, non ci sono mai stato ma mi dicono sia meraviglioso e pensavo che sarebbe bello lavorare in un posto così. Poi sono entrato qui e ho trovato una cosa incredibile, sono quasi invidioso del periodo in cui ero calciatore, perchè stare in questo posto in queste condizioni, mi rendo conto che all’epoca c’è mancato, qui c’è più di quello che abbiamo bisogno”
 
Emozioni di ritorno all’Olimpico?
“Sarà emozionante, sono tornato mille volte, da tifoso, da osservatore, da collaboratore della Nazionale, abbiamo fatto tre partite all’Europeo, mi rendo conto che sarà una sensazione diversa, è un ruolo completamente diverso, una responsabilità diversa, venendo qui da tifoso mi sono reso conto che al di là dei risultati del momento, lo stadio è sempre stato in questi ultimi anni in modalità Roma-Barcellona ed è una cosa che accadeva una volta ogni tanto ai miei tempi. Spero che continui così”
 
Vuole dire qualcosa ai suoi tifosi?
“Non lo so, ci sarebbero mille cose, quando sono stato fuori dalla Roma non ho mai messo troppo il becco, non mi piace disturbare, adesso posso permettermi di riparlare, non da leggenda, ma da membro della Roma, più di dirgli che abbiamo bisogno di loro come ai vecchi tempi non posso fare”
 
Quindi il vento soffia ancora?
“Soffierà sempre, non ha mai smesso. Vivere le serate di Conference ed Europa League da tifoso mi ha fatto rendere conto che si è ricreato un rapporto speciale tra la squadra e la tifoseria, penso che i momenti negativi possano capitare ma in una città come questa, con questa tifoseria, uscirne diventa più facile se la squadra avrà vicino un amore così, che abbiamo sempre sentito, ma con questa massa, con questa potenza, può darci una spinta veramente grande”

ASRoma