Roberto D’Aversa, tecnico della Sampdoria, ha parlato ai media al termine del match pareggiato contro la Roma:
D’AVERSA A DAZN
La partita?
“Sinceramente credo che nel primo tempo la mia squadra ha giocato meglio rispetto al secondo: cercavamo la costruzione dal basso, i ragazzi mi hanno fatto arrabbiare nel secondo tempo dove si è smesso di giocare. Bisogna anche capire il valore dell’avversario, per cercare di portare a casa un risultato positivo. Se avesse segnato Candreva staremmo probabilmente parlando di un risultato diverso. Complimenti ai ragazzi nonostante siamo andati sotto, si è recuperato una partita e alla fine il risultato è giusto“.
Un bilancio di queste prime 19 giornate?
“Non posso incidere sui fattori esterni, non ho mai creato alibi alla squadra ma per gran parte del campionato non abbiamo avuto Gabbiadini, Torregrossa e Damsgaard. Se si guarda l’intero girone si può fare sempre meglio, ma dall’obiettivo che ci siamo prefissati a Salerno i ragazzi stanno facendo bene“.
Quanto è stato bravo D’Aversa a compattare il gruppo? I leader?
“L’importanza del capitano è a prescindere se va in campo o subentra. E questa sera Quagliarella ha mostrato il suo spessore. Nei momenti di difficoltà i ragazzi hanno mostrato il loro valore, e in questo periodo stanno dimostrando di essere uomini veri. E’ merito loro e anche di una società che non ci fa mancare nulla nonostante quello che stiamo passando. Da parte nostra c’è gratificazione. Questi ragazzi non smettono mai di stupirmi“.
Squadra totalmente concentrata sul campo, nonostante quello che sta succedendo. Mi è piaciuta la linea difensiva, Colley in particolare.
“Si sono ben comportati a parte qualche circostanza nel primo tempo, dove la Roma faceva una partita d’attesa facendoci forzare la giocata. Colley regge l’urto di giocatori veloci. Abbiamo iniziato con Silva che ha giocato al 50%, Ekdal che si è stirato e con alcune situazioni dove altri ragazzi probabilmente non avrebbero giocato. Mi gratifica il risultato, che è sempre la conseguenza di un atteggiamento di non mollare“.
Gabbiadini?
“E’ un giocatore molto importante che dà equilibrio, spesso lo sacrifico sul costruttore di gioco della squadra avversaria. E’ sempre molto impegnato, lega centrocampo e attacco. E diventa devastante dove l’avversario lascia buco tra i reparti soprattutto con le difese a 5, è bravo a lavorare dietro alla linea dei centrocampisti. Ci è mancato e i risultati si sono visti“.
Gli esterni? Abbiamo visto Candreva a sinistra.
“Prediligo gli esterni a piedi invertiti. Stasera sono stato obbligato, avendo solo Ciervo e mi sembrava eccessivo facendo partire dall’inizio, e a un certo punto ho dovuto mettere Candreva sulla sinistra. Candreva ha qualità, rientrando credo possa essere più devastante“.
D’AVERSA IN CONFERENZA STAMPA
Un piano partita perfettamente riuscito.
“Credo che per quanto riguarda noi abbiamo fatto meglio nel primo tempo, quando abbiamo cercato di costruire dal basso. Nel secondo ci aspettavamo il ritorno della Roma, credo che il risultato sia giusto anche se siamo andati sotto, abbiamo avuto la palla gol più clamorosa sullo 0-0. Nonostante lo svantaggio e le difficoltà per i giocatori persi, dobbiamo essere più che felici“.
Mourinho ha detto che voi non volevate giocare e che siete venuti qui per il pareggio.
“Non commento le parole di Mourinho“.
L’obiettivo era questo o avevate uno spirito diverso?
“Il nostro spirito è sempre quello di giocarcela a viso aperto. Nel primo tempo la Roma ha fatto attesa, cercando la ripartenza; se lasciavano i difensori liberi, non vedevo il motivo per forzare la giocata. Credo che se si analizza la partita, uno vuole sempre vincere, ragionando sulle qualità dei propri giocatori e degli avversari“.
La Roma aveva tantissimi attaccanti, sentivate di poter pareggiare? Un commento su Falcone?
“È molto importante avere un portiere che dà sicurezza, nonostante fosse per lui la seconda partita, la prima di campionato in uno stadio dove il pubblico è stato numeroso. Devo dire che ha lavorato bene, ha fatto un’ottima gara e ha trasmesso sicurezza. Quando vai sotto con una squadra come la Roma, che ha giocatori di gamba e puoi concedere campo aperto, loro potevano farti male. I ragazzi sono stati bravi, le palle inattive fanno parte del calcio e determinano. La Roma ha struttura“.
La Samp ha trovato continuità?
“Quando ci sono delle assenze non bisogna crearsi alibi, bisogna ragionare su chi scende in campo e può determinare, come Falcone e i ragazzi che sono subentrati. Il nostro calendario ci ha visto affrontare tutte le migliori nella prima parte del campionato, le assenze vanno a incidere sulle prestazioni. Tenevamo a fare un risultato importante contro una grande squadra, non era semplice. A volte fare risultati positivi contro grandi squadre porta positività e sicurezza nei propri mezzi. Meritavamo qualche risultato positivo con una grande“.
Gabbiadini?
“È mancato, è un giocatore importante per l’equilibrio della squadra. Ogni allenatore vuole un giocatore che aggredisca la prima costruzione avversaria, quando un attaccante partecipa alla fase difensiva si dice che un attaccante non è lucido sottoporta, Manolo è l’esempio lampante che si possono fare entrambe le fasi. È stato bravo Fabio a farsi trovare sul secondo palo, Candreva non è stato fortunatissimo“.