Il Gip Maria PaolaTomaselli scrive nell’ordinanza che ha consegnato De Vito e l’avvocato alla giustizia:
“Quel che appare agli occhi dell’osservatore ancor prima che del giudice e’ un quadro desolante in cui sia il privato che il pubblico ufficiale si ritengono centrali percependo quanto altro da se’ come meramente strumentale alla realizzazione dei propri interessi e del proprio profitto il cui conseguimento essi perseguono nella piena consapevolezza della illiceita’ dei loro comportamenti”. “L’analisi contestuale di entrambi i procedimenti (i due filoni di inchiesta sullo stadio della Roma, ndr) fotografano il grave fenomeno corruttivo che si e’ realizzato ai vertici di Roma Capitale. Un’analisi che deve essere fatta da due punti di vista, quella del privato e quella del pubblico funzionario solo apparentemente opposte ma in realta’ uguali e convergenti”. Per il giudice “solo un’analisi complessiva consente di apprezzare la effettiva gravita’ delle condotte ed il contesto relazionale estremamente articolato nel quale le stesse si realizzano”.