Diego Llorente, difensore della Roma, ha rilasciato una lunga intervista all’emittente Radio Radio: “Il ritiro sta andando bene, stiamo raggiungendo i nostri obiettivi, le cose procedono ogni giorno meglio. Sappiamo che c’è molta strada da fare ma anche dove dover migliorare. Finora il bilancio è sicuramente positivo”.
Ha convinto l’allenatore e la dirigenza a riprenderla. Il suo obiettivo è essere riscattato? “Sì, per quanto mi riguarda avevo le idee chiare. Volevo continuare qui, non è stato raggiunto un accordo per diventare della Roma a titolo definitivo ma quello che mi interessava era essere qui e aiutare la Roma a raggiungere i suoi obiettivi”.
Il rapporto con Mourinho? Ha influito sul ritorno? “Ha influito molto ma molte parti l’hanno fatto. Il club, l’allenatore, i compagni per il modo in cui mi hanno accolto: ho subito detto al mio agente che volevo tornare qui”.
Mourinho, Ancelotti, Bielsa. Cosa li differenzia? “Sono tre allenatori unici, Mourinho lo conoscevo dal Real Madrid dove mi allenavo spesso con la prima squadra. E’ una persona molto diretta che sa come trasmettere le cose”.
Nel Leeds ha quasi sempre giocato a 4. Dov’è più a suo agio e che differenze ci sono? “Sì è vero, personalmente mi trovo a mio agio in tutte le posizioni. Le differenze riguardano di più la marcatura a uomo quando si gioca a 5 ma sono meccanismi a cui ci si abitua velocemente e credo di averli interiorizzati ora”.