10 Apr 2020In Breaking News3 Minuti

Dzeko: “La cosa più importante è la salute della gente. Quando la situazione si calmerà giocheremo”

Edin Dzeko, attaccante della Roma, ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Sky Sport per parlare di se e del futuro del campionato:

Tante iniziative da parte di Roma Cares… questo ti fa capire che in estate hai fatto la scelta giusta?
La scelta giusta l’ho fatta e non è stato difficile, ma adesso sono ancora più orgoglioso di fare parte di questa società che in questi momenti molto difficili fa cose importanti per i tifosi e per chi ha bisogno di aiuto. Noi giocatori siamo a disposizione della nostra società e cerchiamo di aiutare in tutti i modi possibili”.

Com’è essere padre a tempo pieno?
Ovviamente non sono mai stato così tanto a casa, ma sono contento. Sono contento per i miei figli e tutta la famiglia che in questi momenti è l’unica cosa positiva. Vedo che i miei bambini sono contenti e quando li vedo così lo sono anche io”.

Il calcio vuole ripartire il 3 maggio… cosa ne pensi? E’ il momento giusto per ripartire?
È una cosa molto delicata. Sicuramente la cosa più importante è la salute della gente, di tutti noi. In questo momento lo sport non è nella prima fila delle priorità, però io e tutti noi, amiamo lo sport ed è parte della nostra vita. Quando la situazione si calmerà e non ci sarà più pericolo per tutti, è giusto finire il campionato, è quello che facciamo tutti i giorni. E’ giusto per tutti”.

Una bella dichiarazione per Sarajevo. Quando non sei a Roma che cosa ti manca?
Sarajevo è un amore infinito e sarà così per sempre. Di Roma mi mancherebbe casa nostra, dove abitiamo, anche perchè quando andiamo in vacanza a Sarajevo Una ci chiede “Quando torniamo a casa?” e questa è casa nostra gli diciamo. Lei ci dice casa nostra è a Roma”. Casa è dove i nostri figli crescono“.

Sei capitano ora, ti sentivi già capitano da prima?
La prima volta che sono stato capitano era negli ultimi mesi al Wolfsburg, poi sono andato al Manchester City. Sono capitano della Bosnia da 6 anni e sono orgoglioso. Farlo alla Roma dopo Totti e De Rossi è un grande orgoglio per me, essere capitano di una società meravigliosa. Mi sentivo anche prima come uno dei capitani. Tutte le squadre hanno più di un capitano che non sono solo quelli con la fascia, ma anche i leader fuori e dentro il campo”.