Stephan El Shaarawy, attaccante della Roma, è stato intervistato da Dazn a 4 giorni dal derby di ritorno di campionato e ha parlato del suo modo di avvicinarsi alla stracittadina. Queste le sue parole in merito alla sfida con la Lazio in programma sabato alle 20.30 allo stadio Olimpico:
“Vivo la giornata indipendentemente dalla partita che c’è in maniera naturale, così come lo faccio durante la settimana. A volte riesco a dormire e mi viene sonno, a volte guardo qualcosa sul cellulare. C’è la riunione tecnica e poi si parte per lo stadio: ascolto musica, mi guardo qualche video su Youtube, non dei miei gol però. Ogni giocatore ha i suoi riti, io ne ho tantissimi, devo dirlo: faccio tante cose mie, anche durante la giornata. Sono scaramantico da morire, non posso dirle… Ascolto sempre una mia canzone, Can’t Hold us di Macklemore. Poi arrivo negli spogliatoi, ci carichiamo tra compagni fino ad arrivare all’urlo che facciamo negli spogliatoi per stimolarci a vicenda. Cerco di pensare positivo, punto sempre a quello prima delle partite: penso a cosa posso fare per andare a far male agli avversari”.
Il mio primo derby?
“Ero carico, era Lazio-Roma ma sbloccarlo e fare il gol dell’1-0 ed essere sommerso dai compagni e dall’urlo della Sud è stato molto bello. Nel tunnel ci guardiamo sempre tra compagni, ci carichiamo, ci diciamo le ultime cose. Lì si fa sempre più sentire l’adrenalina e la carica. I secondi prima del fischio d’inizio faccio gli stessi esercizi di stretching e aspetto che cominci la partita per spaccare tutto”.
Il derby non sarà mai una partita come tutte le altre La carica di El Shaarawy e Parolo, tra riti scaramantici e playlist musicali