Fonseca: “Roma e Siviglia sono due squadra che vogliono dominare il gioco e creare situazioni offensive”
Paulo Fonseca, tecnico della Roma, ha rilasciato alcune dichiarazioni all’EFE, agenzia di stampa spagnola. Queste le sue parole:
Come giocherà la Roma a Siviglia?
“(ride, ndr) Non posso rivelare i segreti. Ci saranno due squadre con idee di gioco molto offensive. Conosco molto bene Lopetegui, è stato il mio successore al Porto, è una persona e un allenatore che ammiro molto. . Il Siviglia è in un buon momento, è motivato. Non abbiamo paura, anche se abbiamo molto rispetto per il Siviglia, che è una squadra molto forte”.
La Roma inizia il gioco dal portiere spagnolo Pau Lopez.
“È un grande portiere. Per chi ama giocare come me è uno dei migliori portieri del mondo con i piedi, non c’è quasi nessuno che lo fa come lui. È un portiere molto tranquillo, molto sicuro di sé e che dà molta stabilità alla squadra. È uno dei migliori portieri d’Europa ed è in un buon momento”.
A gennaio sono arrivati due rinforzi: Carles Perez dal Barcellona e Gonzalo Villar dall’Elche.
“Gonzalo Villar è un giovane che abbiamo scoperto nell’Elche. È un calciatore forte, coraggioso, gioca con la Spagna Under 21 e sarà una grande sorpresa tra qualche anno. E Carles Perez si sta adattando bene, perché il calcio italiano è molto più tattico. È un giovane di grande qualità di cui ci fidiamo molto e, se continua così, a lavorare così, sarà un grande giocatore”.
Come si trova ad allenare il figlio di Patrick Kluivert?
“E’ molto facile (sorridere). E’ come un qualsiasi giocatore. Per me, Justin Kluivert è un giocatore normale, di squadra, un giovane con un grande talento”.
In campionato siete quinti, a 3 punti dall’Atalanta quarta.
“Non è facile. L’Atalanta è una squadra molto forte in questo momento. Ma, sinceramente, credo che sia possibile, il campionato è ancora lungo. Qui in Italia, l’ultimo può battere il primo e se stiamo bene fino alla fine del campionato possiamo farcela”.
In Italia ha incontrato Cristiano Ronaldo?
“Ho già giocato contro di lui, gli ho parlato. Non posso dire molto più su di lui di quanto non sia già stato detto. È un grandissimo giocatore, un grandissimo professionista. Se gli parli, al contrario di quello che alcuni pensano, è una persona molto simpatica, amichevole e aperta. Un eccellente professionista, anche se non ho mai lavorato con lui. E qui in Italia non è facile segnare gol”.
Il coronavirus è già un grave problema per il calcio italiano, lo sarà per tutto il calcio europeo?
“C’è una cosa più importante del calcio, che è la salute delle persone. Penso che in questi giorni si prenderanno decisioni molto importanti e che non debbano essere prese solo dai rispettivi campionati, ma dovrebbero essere prese insieme all’UEFA. Non possiamo fermare la Serie A e poi giocare Valencia-Atalanta, per esempio. Il coinvolgimento dell’UEFA sarà molto importante per tutti i campionati”.