INSIDEROMA.COM – FEDERICO FALVO – La Roma è stata eliminata dall’Europa League. Si ferma in semifinale il cammino dei giallorossi, battuti in nel doppio confronto contro il Bayer Leverkusen. Questo è l’esito della serata ed il succo di ogni discorso che si possa fare in merito alla gara. Complimenti al Bayer Leverkusen che sta vivendo la stagione perfetta, sicuramente la migliore di tutta la sua storia dall’anno di fondazione; la Bundesliga è stata già vinta con largo anticipo ed ora mancano due finali (Europa League e Coppa di Germania) per provare a fare il Triplete. Tanto di cappello e complimenti sinceri a loro, essere battuti dai più forti non è mai un dramma.
Ma soprattutto complimenti alla Roma, condannata all’andata dagli episodi ma mai rassegnata al proprio destino. Alla BayArena i giallorossi ci hanno creduto anche quando in pochi ci speravano, lottando e soffrendo su ogni pallone e dando tutto in ogni azione. Nessun rimpianto e nessuno rimorso. Si è dato tutto, ci si è spinti fino al limite ma purtroppo non è bastato.
IL SOGNO – Eppure a fine primo tempo la gara sembrava essersi messa sui binari giusti, grazie alla trattenuta di Tah su Azmoun ed al rigore trasformato da Paredes. Quarantacinque minuti non di dominio, ma di lotta. Attacchi da ambo le parti, con il Bayer Leverkusen desideroso di spegnere sul nascere qualsiasi barlume di speranza dei giallorossi, mentre le Roma provava a tenere palla per piazzare il colpo del vantaggio. Equilibrio e velocità, ma anche tanta sfortuna quando Spinazzola alza bandiera bianca ed è costretto ad uscire dal campo lasciando spazio a Zalewski. Cambia il piano di gara, poichè Zalewski non regge il confronto con Frimpong che è molto più veloce rispetto a lui, e De Rossi è costretto a invertire le fasce: El Shaarawy a sinistra su Frimpong e Zalewski a destra su Grimaldo. Intorno alla mezz’ora la Roma suda freddo quando Palacios prova la botta dalla distanza e colpisce il palo, la sfera carambola sulla schiena di Svilar e continua la corsa verso la porta ma la difesa riesce a liberare. Una doccia fredda, che si trasmforma però in un ardente fuoco quando l’arbitra fischia il rigore per la Roma. Uno a zero all’intervallo e tuto ancora aperto.
Nella ripresa si lotta ancora più duramente, le speranze di riacciufarre il risultato si fanno più concrete e diventano realtà quando Hlozek, sugli sviluppi di corner per la Roma, tocca la sfera di mano. L’arbitro, richiamato al VAR non ha dubbi e fischia il secondo rigore per la Roma. Sul dischetto va nuovamente Paredes che trasforma con decisione. 0-2, la rimonta è compiuta, i supplementari non sono più un miraggio.
FORZA ROMA, SEMPRE – Tutto è cambiato, adesso ci si crede ancora di più, si sente la spinta dei tifosi, anche quelli rimasti a Roma. Il Bayer Leverkusen capisce che ora si rischia grosso. C’è in gioco la finale, che sembrava quasi scontata per i tedeschi ad inizio della partita ma adesso non è più così certa.
Ma purtroppo gli episodi condannano nuovamente la Roma. Come all’andata, con l’errore di Karsdorp che cambia la partita, anche questa volta ci si fa male da soli. Corner per il Bayer Leverkusen, Svilar esce alto ma non riesce a far sua la sfera disturbato da Smalling ed un giocatore tedesco, la palla sfila verso Mancini che se la ritrova improvvisamente sulla spalla ed incolpevole la vede entrare in porta.
Uno a due, finisce tutto. Il morale crolla, la stanchezza si fa sentire ed ora non si hanno più le forze per provare un altro miracolo. Nessuna colpa per Svilar sul gol subito, ha fatto il suo dovere al massimo chiudendo lo specchio contro ogni assalto del Bayer Leverkusen. Nessun dito puntato contro Mancini, che non si aspettava quel pallone addosso e non ha potuto fare nulla. Solo sfortuna, che condanna la Roma.
Nel finale di recupero Stanisic segna anche il gol del 2-2 e fa esplodere di gioia la BayArena. Il Bayer Leverkusen è in finale, la Roma alza bandiera bianca.
Ma onore a questa squadra, che rinuncia solo all’ultimo alla sua terza finale europea consecutiva. Onore alla Roma, che ha disputato quattro semifinali europee consecutive, cinque in sei anni considerando quella del 2018 contro il Liverpool in Champions League.
Sostegno continuo ed incondizionato per questi ragazzi, che domenica affronteranno l’Atalanta (altra finalista di Europa League dopo aver battuto il Marsiglia) in uno scontro diretto che molto probabilmente varrà un posto nella prossima Champions League.
Forza la Roma, Sempre.
a cura di Federico Falvo