Gautieri: “Sono molto legato alla Roma ed ai tifosi. Sogno di tornarci a lavorare”
Carmine Gautieri, ex giocatore della Roma dal 1997 al 1999 ed oggi allenatore della Triestina, è intervenuto ai microfoni di Centro Suono Sport per parlare dei suoi anni in giallorosso:
Ti ricordi il derby dell’11 aprile 1999 (Roma-Lazio 3-1)?
“Certo, è difficile non ricordarsi un derby. È una partita a se, ogni derby è indelebile, chi ha avuto la fortuna di giocarlo deve ritenersi fortunato. Io lo sono per aver giocato il derby e per aver indossato la maglia della Roma per due anni e mezzo“.
Era un periodo in cui la Lazio era forte, ma la Roma di Zeman riuscì a vincere in maniera netta quella partita.
“Si, la Lazio che era sempre nelle prime posizioni. erano forti, noi facemmo una partita straordinaria sotto ogni aspetto, mentale, tattico e tecnico. L’aspetto mentale in un derby è fondamentale. In quella partita eravamo carichi al massimo, vincemmo meritatamente e fu una grandissima soddisfazione“.
Quella fu una stagione molto travagliata, l’ultima di Zeman.
“Si, fu un’annata travagliata, ma tutto sommato abbiamo fatto un buon campionato, avevamo una rosa con tanti giovani, tanti poi sono cresciuti. Sicuramente si poteva fare meglio, ma in quei due anni Zeman ci ha insegnato tantissimo“.
Il lavoro di Zeman quanto è tornato utile poi nelle stagioni successive con Capello?
“Capello ha avuto la fortuna di trovare un’ottima base, poi aggiungici gente come Batistuta, Emerson, Samuel, Montella ed è venuta fuori una squadra straordinaria. Capello ha trovato una squadra abituata a lavorare, che sapeva già cosa fare, poi con questi innesti la squadra è diventata fortissima“.
Le battaglie di Zeman fuori dal campo?
“Lui ha espresso un suo pensiero e se all’epoca la Roma pagò quelle dichiarazioni è una cosa preoccupante, spero di no. Parliamo di uno dei giocatori più bravi che il calcio italiano abbia mai avuto“.
Contro la Juventus vi fu negato un rigore incredibile per un fallo di Deschamps su di te.
“Si, quello era un rigore incredibile. Poi la partita dopo col Lecce ci diedero un rigore che non c’era assolutamente, forse hanno voluto compensare. Quella partita con la Juve però rimane un rimpianto, ci poteva consacrare“.
Hai sempre dato tutto per la maglia.
“Io sono molto legato a Roma e ai tifosi. Per me ogni giorno a Roma era felice, io ho dato tanto alla Roma, ma la Roma ha dato tanto a me. Il mio sogno sarebbe tornare a lavorare con la Roma, verrei anche a fare il magazziniere“.
Come vedi De Rossi allenatore?
“Lo vedo bene come allenatore, ha le idee giuste. Ha la voglia di imparare e di capire e sa che deve partire dal basso per arrivare ad allenare la Roma. Se porta avanti il suo pensiero può diventare un grande allenatore, ha le giuste competenze, è una persona equilibrata e con carisma, inoltre ha una grande voglia di imparare“.
Lo sapevi che Totti aveva la maglia con la scritta “Vi ho purgato ancora”?
“No. Mi ricordo che quando ha segnato è andato sotto alla Sud e lì abbiamo scoperto che aveva quella maglia“.