Sono tempi in cui il vintage sta tornando di moda. Dalle scarpe, al modo di vestire, fino addirittura anche a quello di mangiare.
Ieri pomeriggio allo stadio Olimpico è andato in scena un amarcord degli anni ’90 nel derby di Roma attesissimo per la solita sfida dialettica e di campo tra Mourinho e Sarri e atteso anche per l’esordio nella stracittadina romana del nuovo totem giallorosso Romelu Lukaku.
Viste le premesse ci si aspettava qualcosa in più, ma la paura di perdere l’ha fatta da padrona con le squadre che si sono tra virgolette accontenate del punticino.
E’ stato un derby combattutto ma per larghi tratti bruttissimo e carico di tensione con Pedro che quando gioca contro la Roma ha un veleno incredibile e per certi versi ingiustificabile se non dal fatto che tra lui e Mourinho come si è visto poi nel post-gara non scorra buon sangue. Per il resto è stato un continuo scontro in campo tra Paredes e Immobile con il centrocampista argentino che ha dato vita a duelli verbali vecchio stile tipo Giovanni Piacentini, Sebino Nela o Ruggero Rizzitelli che avvelenati a volte si scagliavano contro i rivali biancocelesti in derby anni ’90 poveri dal punto di vista tecnico (pochi gol ed emozioni col contagocce) ma vigorosissimi dal punto di vista caratteriale tra due squadre che occupavano spesso la parte destra della classifica.
Il derby visto ieri ha riportato alla mente quei ricordi un pò datati nel tempo e il fatto che in campo c’erano la qualità di Dybala e la strapotenza fisica di Lukaku non si è quasi mai notato.
Si potrebbe stare qui a creare un dibattito infinito sul gioco che mette in atto la Roma, sulle tardive sostituzioni fatte magari nel finale da Mourinho o sul poco coraggio che la squadra sta mostrando nei big-match di questa stagione ma non si riuscirebbe a trovare mai una risposta vera e chiara a questi quesiti. L’unica certezza che abbiamo è che lo Special One ci dice o ci fa capire in tutti modi che in questo momento storico della stagione questo pareggio non è da buttare. Lui ha la bussola in mano e sa, come stanno fisicamente e mentalmente i suoi ragazzi. Avrà avuto i suoi motivi nel dire che è meglio questo pareggio piuttosto che niente. C’era una sosta nazionali di quindici giorni da fronteggiare e il pericolo sconfitta con annesse polemiche era troppo grande da correre. L’unico appunto che si può fare è sulla classifica e i risultati a sorpresa che ci sono stati in questo fine settimana. Quando ricapiterà di vedere sconfitto il Napoli in casa dall’Empoli o il Milan dominato e asfaltato nel secondo tempo dal Lecce?
Il proseguimento del campionato ci dirà se questo pareggio cercato e voluto sarà stato importante e decisivo per l’obiettivo finale.
Buona sosta nazionali a tutti.
Insideroma