26 Mag 2019In Breaking News6 Minuti

Il doppio ex di Roma-Parma – Abel Balbo

INSIDEROMA.COM – MATTEO LUCIANI – Abel Eduardo Balbo, nato a Villa Constituciòn (Argentina) il primo giugno di cinquantadue anni fa, è stato un vero simbolo nella storia della Roma e non soltanto per la valanga di reti messe a segno con la maglia giallorossa addosso.

Era l’estate del 1993, infatti, quando l’allora neo presidente romanista Franco Sensi decideva di stupire i propri tifosi regalando loro uno dei centravanti più forti del momento. Il club di Trigoria veniva da un periodo economico assai buio, con il rischio fallimento dietro l’angolo dopo la delicata fase con Giuseppe Ciarrapico al timone della società e, dunque, portare nella Capitale un bomber da 22 reti in 34 partite sembrava ai limiti dell’impossibile.

Proprio per questo, compreso il momento di depressione generale vissuto dall’ambiente a tinte giallorosse, Sensi decise di aprire pesantemente i cordoni della borsa e mettere a segno un colpo clamoroso dall’Udinese, battendo peraltro la forte concorrenza dell’Inter.

Balbo può essere quindi considerato il simbolo di una Roma che stava per rinascere dalle proprie ceneri e che, proprio a partire da quella calda stagione estiva del 1993, iniziava lentamente a costruire ciò che avrebbe portato oltre un milione di persone al Circo Massimo dopo il 17 giugno del 2001.

Il nome di Abel Balbo è indissolubilmente legato a quello di un altro attaccante della Roma di metà anni Novanta, ovvero Daniel Fonseca. Nella mente del presidente Sensi e di Carletto Mazzone, infatti, il binomio d’attacco composto dai due elementi sudamericani avrebbe dovuto fare le fortune della causa giallorossa per molti anni. Tuttavia, se l’argentino effettivamente non disattese le promesse, realizzando circa cento gol nelle cinque stagioni trascorse nella Capitale, altrettanto non si può dire per l’uruguaiano Fonseca, troppo spesso fermato da problemi fisici che ne limitarono l’impiego e le prestazioni.

Sulla carta, comunque, quello composto da Balbo e Fonseca era uno dei tandem d’attacco migliori della Serie A dell’epoca. Non sorprende, quindi, che la meravigliosa Curva Sud, a partire dal 1994 (anno in cui Fonseca raggiunse Balbo a Roma) fosse entusiasta di poter ammirare i due ‘gioielli’ e avesse coniato il coro:“Con un Balbo così, un Fonseca così, vi facciamo un c..o così”mimando poi agli avversari con tutte le mani possibili le spropositate dimensioni delle suddette ‘terga’.

Il rapporto splendido tra Balbo, nel frattempo divenuto capitano e la Roma venne messo in crisi dall’arrivo di Zeman nell’estate del 1997.

Con il gioco del boemo, infatti, l’argentino proprio non si sposava e la situazione tra i due naufragò definitivamente in un pomeriggio di metà marzo del 1998: il fattaccio si consuma poco prima dell’intervallo di un Roma-Bari poi vinto dai giallorossi per 2-1. Konsel è costretto a stendere Zambrotta, lanciato in campo aperto da un clamoroso errore dell’attuale allenatore della Roma Di Francesco e l’arbitro Serena non può risparmiargli il rossoPer far posto al ‘numero dodici’ ChimentiZeman richiama in panchina proprio Balbo, che rifila al suo allenatore una raffica di insulti tra i quali senza dubbio il gravissimo ‘laziale’ (visti i trascorsi biancocelesti del tecnico di Praga).

A fine anno, si consuma l’addio.

Balbo lascia Roma con il cuore a pezzi, ma torna nella Capitale soltanto un paio di anni dopo (trascorsi tra Parma e Firenze), principalmente come gentile ringraziamento da parte dell’allora uomo mercato giallorosso Franco Baldini per aver convinto Gabriel Omar Batistuta a sposare la causa romanista durante l’anno vissuto insieme dai due connazionali in quel di Firenze.

La seconda avventura dell’argentino a Roma non è nemmeno lontanamente paragonabile alla prima (non si arriva neppure a dieci presenze ufficiali in due stagioni), ma permette a Balbo di gioire e volare in estasi per uno scudetto atteso da queste parti da tanto, troppo tempo.

Goleador implacabile e ‘consigliere romanista’: in entrambi i contesti, Abel Eduardo Balbo è stato capace di regalare a tutti i tifosi giallorossi momenti davvero indimenticabili.