7 Gen 2025In Breaking News5 Minuti

Il giorno del Derby

INSIDEROMA.COM – ALESSANDRO CAPONE – Ci sono giornate che ripensando a mente fredda riscaldano ancora di più e lasciano sul volto un sorriso e un senso di fierezza e tranquillità come se il peggio fosse passato.

Il derby di Roma non è e non sarà mai una partita come le altre e per certi versi, forse, non è nemmeno una partita. Nel senso che i novanta minuti più recupero sono “solo” la parte finale di un misto di emozioni che ci si porta dietro da giorni soprattutto nei periodi in cui le cose non vanno come dovrebbero andare. Pochi alti e molti bassi hanno portato verso fine anno molte preoccupazioni di cui se ne sarebbe fatto tranquillamente a meno e a cui forse non si era preparati. Ma quando quella sfida si avvicina, dopo l’ultima partita dell’anno, è come se man mano si entrasse dentro un tunnel di sensazioni che si stringe sempre di più giorno dopo giorno, ora dopo ora fino ad arrivare alla mattina dell’evento carica di attesa e sempre piena di convinzioni e speranze.

Uscendo di casa si trovano le strade della città che cominciano a colorarsi con sciarpe e bandiere già fuori dai finestrini delle auto che sventolano fra le intermittenze delle luci natalizie. Di tanto in tanto qualche accostamento di colori non è quello “giusto”, ma in questa giornata va bene così. L’avvicinamento lento che smorza l’attesa che passa poi fra cori, fumogeni e qualche fuoco d’artificio e viene interrotta di tanto in tanto solo da qualche brindisi che sembra fermare per un attimo il tempo caricandosi a vicenda rendendo l’ambiente sempre più caldo spingendo tutti verso l’obiettivo.

Mentre la sera comincia a calare i cancelli dello stadio si aprono e passo dopo passo si arriva davanti agli scalini. Un respiro profondo e uno dopo l’altro portano ciascuno al proprio posto. Difficile guardare dall’altra parte perchè ogni volta che lo sguardo ci cade tutti i sensi si fanno più acuti. Il riscaldamento delle squadre alza i decibel. I colori di Roma riempiono la sua curva ricordando uno dei punti fermi e il fischio di inizio è vissuto quasi come una liberazione dalla lentezza del tempo che non passava mai da giorni. Le voci alte, le mani a ritmo e tutta quella energia accumulata che si riversa verso il campo. Tutti tesi, uno di fianco a l’altro, tutti convinti di potercela fare e di far naufragare la nave dei sogni (che sotto alcuni aspetti potrebbero essere incubi) avversari. E se ci si crede, arriva…arriva il momento più bello, quello in cui si inizia a capire che la serata potrebbe essere quella giusta, quella in cui tutto torna al suo posto.

Il tiro che parte e il portiere degli altri che sfiora…la rete si muove e il boato è di gioia portando con se abbracci, sorrisi e braccia al cielo…la città è tutta giallorossa e i minuti di che seguono sono euforia pura, pressione e voglia di vincere. Qualche minuto dopo il campo aperto e il passaggio sulla destra. Il primo tiro respinto dal portiere avversario respinge anche la voce indietro ma la ribattuta libera il nuovo urlo di gioia ancora fra abbracci e sorrisi convinti. L’intervallo per recuperare energie e ripartire anche se poi il tempo d’un tratto torna a rallentare e la sensazione è che così sia lunga, e a tratti è lunghissima. I secondi scorrono e portano i minuti verso la fine della partita e quando gli avversari si fanno più nervosi rimane solo il tempo per il triplice fischio.

La città è tutta nostra. Il freddo della notte di gennaio è scaldato dalla gioia e dai cuori che battono forte. Il sonno e la stanchezza non ci sono. Qualcosa di nuovo sembra essere iniziato. La felicità accompagnerà questa settimana con una tranquillità che mancava da un po di tempo. E’ solo l’inizio, tutto sembra meno buio ora ma bisogna continuare. Per Bologna è tutto pronto.

Come sempre senza paura…AVANTI ROMANISTI!