3 Feb 2019In Breaking News4 Minuti

Il (quasi) doppio ex di Roma-Milan: Josè Mari

INSIDEROMA.COM – MATTEO LUCIANI – José María Romero Poyón, più semplicemente Josè Mari. Fu lui, sul finire del XX secolo, a tormentare i sonni dei tifosi giallorossi per una trattativa che sembrava sul punto di condurlo nella Capitale ma che poi, come in molte altre occasioni, naufragò sul più bello.

Ma andiamo con ordine.

Il calciatore spagnolo, professione goleador, dopo essere cresciuto nel settore giovanile del Siviglia, la squadra della sua città, ed aver disputato una stagione (quella 1996/1997, con un certo Monchi come compagno di squadra) tra le fila del club andaluso, viene immediatamente acquistato dall’Atletico Madrid del vulcanico presidente Gil: si intravedono in lui le potenzialità per diventare uno dei nuovi fenomeni del calcio europeo.

Le strade di Josè Mari e della Roma si incrociano per la prima volta la sera del 2 marzo del 1999. I giallorossi di Zdenek Zeman si recano al Vicente Calderon di Madrid per sfidare i ‘colchoneros’ nella gara di andata dei Quarti di Finale di Coppa Uefa.

Passano appena 13 minuti e lo spagnolo va già in gol. La partita finisce, poi, 2-1.

Al ritorno, nella famosa ‘notte di Van der Ende’, l’attaccante non segna ma impressiona l’Olimpico intero: la Roma ed i suoi tifosi si sono innamorati di Josè Mari.

Passano alcuni mesi.

Sulla panchina giallorossa non c’è più il boemo Zeman ma Fabio Capello: la musica non cambia. La Roma intavola una trattativa per assicurarsi il calciatore dell’Atletico Madrid già dalla finestra di mercato invernale a cavallo tra il 1999 ed il 2000.

Sono giorni di voci, conferme e smentite. Alla fine, quando sembra tutto fatto e Josè Mari è pronto a tingersi di giallorosso, ecco la ‘doccia fredda’: irrompe il Milan e chiude rapidamente i negoziati con gli iberici.

A nulla vale il tentativo in extremis della Roma attraverso Franco Baldini, allora ‘solo’ uomo di fiducia della Roma per il mercato. L’Atletico chiede 33 miliardi ed il presidente Sensi prende tempo per tentare prima di rivendere il ‘bidone’ Fabio Junior in Brasile. Nulla da fare.

Josè Mari è rossonero.

Ma le beffe non sono finite qui.

Il 6 gennaio del 2000, l’attaccante debutta con la maglia del Milan sul campo del Piacenza: 21’ di aria fritta. Tre giorni dopo, la sfida a San Siro tra rossoneri e giallorossi. Ogni tifoso romanista già ne è consapevole per quello che la propria storia narra e al minuto 67 arriva la conferma: primo pallone della partita toccato e gol di Josè Mari.

Resterà l’unico gol dello spagnolo in quella stagione in Serie A.

Uno dei soli cinque messi a segno in Italia con la casacca dei meneghini in tre anni.

Josè Mari e la Roma, comunque, si ritrovano pure quattro anni dopo.

Stagione 2003/2004: la Roma sfida il Villarreal al Madrigal nella partita di andata del Quarto Turno di Coppa Uefa.

Indovinate chi gioca (e segna) per il ‘sottomarino giallo’? Bravi, proprio lui.

Al 35’ del primo tempo, l’attaccante realizza il definitivo 2-0 della partita; una gara che compromette il passaggio del turno dei giallorossi, inabili nella sfida di ritorno di ribaltare la situazione.