Josè Mourinho: “Domani Mancini gioca. Io voglio restare, lo confermo”
Le dichiarazioni di Josè Mourinho alla vigilia di Roma-Napoli:
Il suo pensiero sulla Superlega?
“Io sono allenatore della Roma, la posizione ufficiale della Roma è anche la mia. Non ho altri commenti da fare. Ovviamente ho tanta esperienza nel calcio, ho vissuto questo sport in differenti momenti, ma non voglio fare nessuna analisi pubblica. La posizione della Roma è chiara e io sono allenatore della Roma”
Arriva il Napoli, rispetto allo scorso anno non ha lo stesso ritmo di risultati ma hanno tanti valori tecnici?
“Sì certo sono i Campioni, con merito, hanno vinto in modo netto lo scorso anno, hanno perso un giocatore ma ne hanno presi tanti. Hanno perso un bravissimo allenatore, ma hanno ora un tecnico con tanta esperienza di calcio, Serie A e di Napoli. I risultati rispetto allo scorso anno sono diversi, allora erano leader con grande vantaggio, ma squadra con stesso potenziale, panchina con grandi soluzioni”
Dopo Bologna ha comunicato l’intenzione di restare alla Roma. Perchè ha scelto di comunicarlo in questo momento? Cosa la spinge voler restare alla Roma tra incertezze legate al futuro, con una direzione sportiva ancora non chiara, il FFP che non sta aiutando la Roma a crescere?
“I motivi sono in tutti i discorsi che hai fatto. Sicuramente c’erano dubbi sulla mia posizione, hai parlato di FFP e altre cose, magari si poteva pensare che nella mia testa ci fossero dei dubbi, delle frustrazioni e quindi ho voluto dichiarare la mia posizione. Per me non ci sono dubbi, non bisogna neanche parlarne. Magari tanta gente si chiedeva cosa pensasse Mourinho, vuole restare, andare via, vuole aspettare, dipende da questo o da quello. Per me non dipende, è così, io sono stato onesto e diretto dall’inizio. Dopo la firma con la Roma, ho ricevuto una fantastica offerta, ho informato la proprietà e non ho accettato per rispetto della parola data alla Roma. A dicembre scorso ho ricevuto una proposta importante dal Portogallo, ho parlato con la società e sono rimasto. A giugno ho ricevuto offerta faraonica dall’Arabia Saudita, ho rifiutato e ho informato la proprietà. Adesso dico che vorrei restare qui, tra le cose positive e negative, ma la mia posizione è senza dubbi. Per me non è giusto più parlarne, non voglio più che se ne parli”
Domani sfida Lukaku-Osimhen, dal punto di vista strettamente calcistico quali sono i loro punti di forza e difetti?
“Sono due attaccanti fortissimi, diversi sicuramente. Uno si abbassa, è bravo a creare connessioni con i compagni, l’altro è più un giocatore da profondità, diretto. La Serie A deve essere molto felice di avere entrambi, potrebbero giocare in qualsiasi top team. Drogba più forte di loro? Diverso, sono tutti diversi. Difficile fare paragoni, non mi è mai piaciuto fare paragoni. Didier è stato miglior giocatore africano, Osimhen è africano, Lukaku ha origini africane da parte di mamma, stiamo parlando di top”
Come procede il recupero degli infortunati? Mancini come sta? Kumbulla?
“No Kumbulla neanche in panchina, non ancora, sta migliorando, va tutto bene, ma è stanco, ha avuto bisogno di riposo oggi e ne avrà domani, tornerà ad allenarsi lunedì e penso che in panchina ci sarà alla prossima. Paulo va bene, dentro il suo tempo di recupero, domani ovviamente è fuori. Mancini non si è allenato tutta la settimana, si è allenato oggi ma domani gioca, è uno di quelli che se non ha triple fratture gioca, ovviamente la squadra ha bisogno di lui, ma gioca domani. Aouar è ancora lontano. Smalling? Non l’ho visto ancora in campo, continua a fare la sua evoluzione con il dipartimento medico, manca tanto”
Quanto è difficile affrontare il Napoli?
“Problemi di risultati per loro, ma non di qualità di giocatori, è la stesso Napoli di un anno fa senza Kim. Di 11 giocano 10 hanno tante soluzioni in tutte le posizioni. Le difficoltà le conosciamo, però per dire il vero abbiamo sempre affrontato il Napoli con risultati equilibrati, abbiamo perso 1-0 senza meritare di perdere all’80, a Napoli avevamo pareggiato e poi perso all’ultimo minuto. Meritavamo di più lo scorso anno, speriamo che domani meritiamo meno e facciamo un risultato migliore”.