Dopo la partita contro il Torino, il tecnico della RomaJosé Mourinho in conferenza stampa. Queste le sue parole
Voleva vincere con i titolari?
“Non ho mai pensato al Genoa, mai. Ora che me lo stai dicendo, loro hanno giocato venerdì e noi oggi. Questa partita con il Toro era complicata, anche sull’1-0 era gara aperta. Loro sono una squadra difficile, abbiamo fatto un secondo tempo molto buono. Non abbiamo tanti giocatori di grande intensità, ma abbiamo creato situazioni sufficienti per fare qualche gol in più. Abbiamo preso gol su palla inattiva, sappiamo come difenderle ma qualcuno non l’ha interpretata bene. Quando prendi gol a pochi minuti dalla fine c’è la sensazione di due punti persi, ma abbiamo fatto una buona partita. Ho visto una buona squadra in campo, ora testa alla prossima”
E Smalling? “Non sono molto ottimista per dare una risposta, se può giocare giovedì o domenica”
Si aspettava questo Toro? “Me lo aspettavo, sono una squadra specialista a difendere a uomo a tutto campo. Con più velocità, è più facile trovare spazi e profondità, noi non siamo una squadra per natura ultra-veloce. Ho provato con El Shaarawy, ma Schuurs ha fatto un’ottima partita. Questo è il Toro, lo conosciamo, piaccia o non piaccia. E’ difficile giocare contro di loro, con tanti giocatori in panchina per queste sostituzioni”
Preferiva tenere la squadra che andava? “Azmoun è difficile che giochi una gara di questo profilo, Aouar non è ancora al meglio e poi di Pellegrini ho detto: erano giocatori che non potevano giocare. La difesa ha fatto bene, Cristante e Paredes straordinari, Lukaku e Dybala non si cambiano quando la partita è in bilico. Gli unici cambiabili era El Shaarary: ho inserito Zalewski, poi Belotti se il risultato fosse stato questo. Ero contento della squadra e non vedevo possibilità per migliorarlo. A volte puoi fare cinque cambi, oggi non l’ho sentita così”
Pellegri non stava bene? “Ha fatto un allenamento ieri, il primo con la squadra. Abbiamo giocato giovedì, siamo arrivati a Trigoria venerdì alle 2 ed è stato un allenamentino. Farlo giocare sarebbe stato un rischio anche per la sua intensità, bisogna allenarsi”