INSIDEROMA.COM – ALESSANDRO CAPONE – Seicentosettanta chilometri di asfalto da percorrere. Seicentosettanta chilometri sempre con le stesse emozioni da vivere un metro dopo l’altro. Seicentosettanta chilometri da Roma a Torino per difendere i colori della tua città. Da dove iniziare poi… Quello che ti genera dentro sfidare la Torino bianconera va al di fuori di ogni logica. Dall’altra parte trovi tutto che più lontano dal tuo modo di essere non si potrebbe. È una sfida di approccio, di pensiero, di amore e passione, di senso di appartenenza e orgoglio contro “la vita facile”. E la “vita facile”, comunque, non ti è mai interessata. Preferisci vivere. Soffrire, spesso. Gioire, meno spesso. Ma quanto conta di più vivere quel che senti dentro. I tuoi colori, la tua città, la tua gente. Perché non deve essere facile, ne deve valere la pena. E non importa come finirà anche questo pomeriggio, importa viverla come sempre dando il massimo e gettando cuore, voce e polmoni in campo. Il viaggio fatto sempre di risate, discorsi, brindisi e speranze. Sempre con chi con te ha la voglia e il piacere di condividerlo questo viaggio. Un viaggio che dura da sempre, forse senza meta, ma alla fine non è la metà che conta. Gli autogrill pieni, l’autostrada che scorre e regioni che cambiano. Uscito dalla tangenziale di Torino tutto si fa sempre più bianconero ma trovare poi quello spicchio giallorosso ti fa risentire a casa. Tensione, convinzione e dopo un minuto si fa già tutto più complicato. Sei sotto 1-0. Questo urlo dello Stadium ti ogni volta più fastidio ma ogni volta ti da la forza per dire, no… bisogna andare avanti con forza. Poi parte un’ora di sussulti, brividi e sofferenza. Ti senti assediato ma sai che puoi reagire e quando un cross in mezza rovesciata finisce sulla testa giusta la rete juventina di scuote e la gioia può esplodere. L’hai ripresa. 1-1. L’hai ripresa e al fischio finale pensi anche che potevi portartela a casa. Ma ora fossi quella bandiera solitaria che sventola mentre lo stadio intorno si svuota e sai che stavolta uscendo ci sarà qualche sorriso in più. Ora si può tornare a casa. Seicentosettanta chilometri ancora di amore, passione, stanchezza, gioia. Seicentosettanta chilometri con un punto in tasca ed ennesimo ricordo fissato nella tua mente. Perché questo conta, hai vissuto e lottato anche oggi. Seicentosettanta chilometri di Roma sempre con te pensa di già a martedì per la prossima sfida, la prossima emozione, i prossimi brividi, il prossimo pezzo di vita.