Una finale che vale una stagione e qualcosa di più, ovvero la qualificazione alla prossima Champions League. Anche il Siviglia si gioca tantissimo nella Finale di Europa League in programma a Budapest mercoledì 31 maggio contro la As Roma. La squadra andalusa ha infatti chiuso all’undicesimo posto La Liga dopo una prima parte di stagione alquanto disastrosa e che ha visto Lamela e compagni occupare le ultime posizioni della graduatoria.
A invertire la tendenza è stato Josè Luis Mendilibar, il terzo allenatore chiamato a risollevare le sorti della formazione spagnola dopo che Julen Lopetegui, che aveva iniziato la stagione, e Jorge Sampaoli, non erano riusciti a ottenere dei buoni risultati.
L’ex allenatore dell’Eibar ha deciso di semplificare maggiormente le strategie di gioco: basta la costruzione dalle retrovie e spazio alla creatività e alla velocità dei singoli giocatori che, guidati da un ritrovato Lucas Ocampos, spesso imperdibile sulla fascia, hanno dato vita a più occasioni offensive, spesso finalizzate da un ritrovato Yousseff En-Nesyri che ha di fatto eliminato a suon di reti il Manchester United ai quarti di finale (due gol) e la Juventus in semifinale (una rete a Torino).
Il modulo di gioco utilizzato principalmente nelle ultime settimane è stato un 4-2-3-1, tattica ben recepita dall’intera rosa, come testimoniato dalla crescita di gioco e risultati dell’ultimo periodo. Sarà sufficente al Siviglia per restare ancora imbattuto in finale e vincere così la Settima Europa League in altrettanti finali disputate?