INSIDEROMA.COM – ELISA GIOCONDI – Fischio d’inizio, i giocatori iniziano ad inseguire il pallone, i tifosi non hanno il tempo di focalizzare l’attenzione che.. Eccolo lì, il numero 14 giallorosso tira e fa gol. Neanche mezzo minuto e l’Olimpico inizia a tremare grazie a Patrick Schick.
Non finisce qui: il prestigioso tacco del ceco è corso in aiuto a Marcano per la rete al 45′ del 2-0, nella ripresa porta la squadra sul 3-0. Chiude in bellezza Pastore dimostrando quanto vale, nonostante gli infortuni che l’hanno tenuto fuori gioco per troppo tempo.
Una Roma che distrugge il castello di sabbia della Virtus Entella che, per un attimo, ha sperato di passare alla storia battendo la Roma in casa: il cattivo della situazione è lui, l’autore di due gol e un assist che sono valsi la Coppa Italia.
Di Francesco, però, lo vuole ancora più diabolico e nel dopo partita lo dichiara apertamente: “Sono contento perché sta dando continuità alle sue prestazioni: i tempi di maturazione dei giocatori non sono uguali, lui ha pagato il peso di arrivare in una piazza importante e con un cartellino dal costo molto alto, ma sta migliorando e ha più volte dimostrato di avere grandi qualità”.
Va certamente riconosciuto il merito e la bravura dell’attaccante giallorosso, ma un grande applauso va anche al suo mental coach: per far risorgere Schick è stato ingaggiato il professionista Jan Muhlfeit che, fin da subito, è stato determinato a sciogliere i blocchi mentali del calciatore. La poca lucidità mentale si rispecchia poi nelle azioni svolte, non la si può nascondere più di tanto: in un anno, infatti, il numero 14 aveva segnato soltanto quattro gol.
Dopo aver fatto scintille, rivela ai media: “Sicuramente è importante per me giocare con la testa libera, non pensare. Contro l’Entella l’ho fatto e forse anche per questo ho fatto gol. Il mental coach forse mi sta aiutando, ma cosa mi dice non lo rivelo. Sono cose private“.
Se però l’uomo del match è apparso in splendida forma, non si può dire lo stesso di Juan Jesus e Perotti che hanno preso il volo verso l’infermeria: il brasiliano con il numero 5 si è infortunato al ginocchio dopo 9 minuti di gara, l’argentino era partito con i migliori propositi ma ha accusato un dolore muscolare al polpaccio, probabile lesione.
Ma se ce l’ha fatta Pastore a tornare (quasi) come nuovo e a ristabilire la sua bravura, non c’è da temere! “Un giocatore con caratteristiche uniche”, come dice il mister, che ha avuto non pochi problemi nella prima parte del campionato e che gli sono costati la continuità nelle partite. “Stasera si è proposto bene, con grande continuità di corsa. Abbiamo bisogno di lui e sono certo che ci darà una grossa mano nella seconda parte della stagione”.
La Coppa si avvicina e la Roma non ha tregua: torna a lavorare imperterrita sul campo del centro sportivo di Trigoria per preparare il match di sabato 19 contro il Torino. Quindi, avanti, sotto a chi tocca!