Su Chiesa si giocherà la prima partita. È il profilo che più piace a De Rossi per le sue caratteristiche di gioco. L’incontro con l’agente nei prossimi giorni servirà ad approfondire la questione. Sarà la prima risposta della società per andare nella direzione dell’allenatore per migliorare la squadra nei titolari. La prima pietra dei lavori in corso. Tre anni per costruire un modello duraturo. È questo l’obiettivo strutturale e passa attraverso i tre anni di contratto a De Rossi e la stessa durata per Ghisolfi. Un lavoro di condivisione appena cominciato.
Sostenibilità è il primo input arrivato dalla proprietà. Significa monteingaggi che non potrà più essere il terzo della Serie A con una Champions che manca da 6 anni. L’uscita per fine prestito degli ingaggi pesanti di Lukaku, Renato Sanches e Azmoun darà più ossigeno alle casse del club.
Altra condizione che filtra dalla società è prima vendere e poi comprare. Ghisolfi è all’inizio di un’estate no stop. Dovrà vendere una decina di giocatori non strategici. Significa privarsi di giocatori non titolari. Tre di questi, Abraham, Bove e Zalewski, essendo giovani e avendo un potenziale valore sul mercato, potrebbe essere sacrificati per capitalizzare un tesoretto da reinvestire nei ruoli mirati da migliorare. Ovvero due esterni, un centrocampista e due attaccanti. La cessione dei tre potrebbe portare nelle casse del club tra i 40 e i 50 milioni. Sugli altri in uscita, da Smalling a Karsdorp, da Celik a Aouar, servirà un mezzo miracolo di Ghisolfi. Ma queste ulteriori cessioni, per agevolare altri acquisti, contribuirebbero a rendere la rosa più vicina alle esigenze di De Rossi.”