Che sensazioni prova?
“Ancora sto sotto l’effetto dell’adrenalina, in seguito quando rivedrò le immagini mi emozionerò. Essere apprezzati dalla propria gente è meraviglioso. Abbiamo iniziato in modo difficile, ma la squadra non si è mai disunita e non ha mai mollato. Non era facile, sono contento per i ragazzi, per i tifosi e per il presidente”.
La coreografia?
“Guardavo l’arbitro e gli dicevo di iniziare, invece gli avevano detto di aspettare ancora un minuto. Il calcio mi dà emozioni in positivo e in negativo, chiaramente quelle in positivo fanno più piacere”.
Che stagione è stata questa?
“Questi ragazzi mi hanno seguito dal primo giorno. Alcuni mi conoscevano, ho detto loro di aiutarmi perché da solo non ce l’avrei fatta. Sono stati intelligenti e bravi. Quando sono arrivato il morale era a terra. All’inizio in Napoli-Roma la squadra ha giocato bene e a Londra abbiamo fatto una grande partita pareggiando all’ultimo. Queste sono le cose che mi piacciono, lottare fino all’ultimo in modo che si esce dal campo con la consapevolezza che se hai perso è perché gli avversari sono stati più bravi. Posso solo accettare il responso del campo. Piano piano ci siamo quadrati sempre di più, inanellando questi 19 risultati consecutivi”.
Crede alla Champions?
“Non ho mai creduto a niente, solo nel lavoro e nella pulizia mentale dopo una vittoria o una sconfitta. Non guardiamo quello che abbiamo fatto, alleniamoci bene perché c’è un’altra partita. Dobbiamo essere pronti, credo nei miei giocatori. Ora andiamo a Torino contro una squadra compatta e vivace. Vedremo alla fine cosa saremmo riusciti a fare”.