8 Dic 2024In Breaking News3 Minuti

Mister Ranieri in conferenza stampa: “Mi sono piaciute tante cose, al di là del risultato”

RANIERI IN CONFERENZA STAMPA
Quali sono le cose che le sono piaciute?
“L’applicazione e la determinazione che la squadra sta mettendo in ogni partita al di là del risultato. È quello che dico sempre: facciamo la prestazione, poi il risultato è figlio di molti episodi ma se hai dato tutto vai a casa con la coscienza a posto. Gli errori si fanno e si faranno sempre. Non mi piace il giocatore che sbaglia e si deprime. Sono contento di questa vittoria perché piano piano i singoli riprendono autostima e il gusto di giocare a calcio, non era facile nel momento in cui sono arrivato. Ho visto subito una grande applicazione, certamente dobbiamo ancora lavorare perché non sono contento. Ma l’applicazione c’è e dobbiamo migliorare: ci sono delle partite in cui facciamo bene, come col Tottenham, e un pochino meno bene come con l’Atalanta. Oggi, soprattutto nel secondo tempo, per la troppa voglia di far gol stavamo concedendo troppe ripartenze a centrocampo. Per questo ho cambiato e messo Pisilli, con lui la squadra si è riequilibrata, è entrato quell’uomo che mi è mancato contro l’Atalanta, è giovane ma ha una presenza fisica e tecnica notevole”.
Senza centravanti la squadra ha creato tantissime occasioni, può essere una soluzione anche per il futuro con tanti centrocampisti e trequartisti?
“Sicuramente, non mi faccio scrupolo e cerco sempre di trovare la soluzione migliore. Questa volta è capitato perché Dovbyk era costipato, per cui ho pensato di mettere giocatori abili nell’uno contro uno e che sanno trattare la palla in velocità. Avevo detto che era importante rompere la linea difensiva e che non si doveva giocare davanti ai difensori senza che nessuno entrasse dentro, lo hanno fatto bene”.
È una scelta precisa il sistema di gioco con i tre difensori o dipende dai giocatori a disposizione?
“Il mio ragionamento quando sono arrivato è stato quello di fare le cose normali, dare fiducia ad una squadra che non aveva fiducia, che era caduta un po’ in un momento di scoramento. Mi è sembrato normale mettere dentro Hummels, vedendolo in allenamento, e Paredes. Ho fatto quello che l’esperienza mi ha dettato: mettere ogni giocatore a proprio agio nei rispettivi ruoli. Poi capiterà quando la squadra non ne avrà bisogno. In una squadra tante volte uno-due giocatori non giocano bene ma se sei squadra si nota di meno. Finora se uno non stava bene si notava subito e questo non può essere. Dobbiamo diventare squadra, in alcune partite e in alcuni momenti lo siamo stati però ho detto che bisogna vedere il mese di dicembre, cosa vogliamo fare da grandi. La Roma ha un potenziale, però i cavalli si vedono alla fine. C’è stata una falsa partenza ma il campionato è lungo”.