INSIDEROMA.COM – MASSIMO DE CARIDI – La Roma è in piena crisi. Di uomini, di gioco e di risultati. C’è poco da girarci intorno, le assenze hanno gravato ancora di più su una situazione già pesante di suo ma il cambio dell’allenatore, l’allontanamento del direttore sportivo, dello staff sanitario e fisioterapico dopo l’eliminazione dalla Champions League è suonato più come una resa dei conti che una vera sterzata.
Il neotecnico Ranieri sta cercando in ogni modo di riportare la squadra sulla retta via, anche in modo brusco come fatto negli spogliatoi del Mazza nel post-match contro la SPAL, dove i giallorossi hanno perso senza neanche lottare più di tanto. La stagione non è ancora finita ma il passo falso a Ferrara ha compromesso di molto le speranze di rientrare in corsa per la Champions anche in virtù della vittoria dell’Inter nel derby, che ha visto aumentare così il distacco dalla quarta, ora a 4 lunghezze.
Dopo la sosta per le Nazionali, torneranno (o almeno si spera) a disposizione praticamente tutti gli indisponibili. Da valutare Manolas e Kolarov, partiti per rispondere alle convocazioni di Grecia e Serbia ma con l’ex City che non è sicuro di tornare anticipatamente, soprattutto se il guaio fisico si rivelasse meno grave del previsto. Ci sarà sicuramente Florenzi, reduce dalla squalifica per l’espulsione rimediata contro l’Empoli ma soprattutto si spera di riavere Lorenzo Pellegrini, De Rossi, Under oltre ai 2 nazionali sopracitati più Pastore, oggetto misterioso del mercato monchiano.
Con questi calciatori in campo, lo spessore della squadra è ben altro rispetto a quello visto contro gli uomini di Semplici ma purtroppo per la Roma difficilmente saranno al meglio e non è certo che possano giocare tutti e soprattutto il livello del prossimo avversario è decisamente superiore a quello avuto sinora nelle prime 2 gare con Ranieri in panchina. Di fronte ci sarà il Napoli, privo certamente dello squalificato Zielinski con Diawara, Chiriches ed Insigne in dubbio sino al fischio d’inizio o quasi. Il rientro dell’ex Bologna sarebbe importante per Ancelotti proprio per rimediare all’assenza del dinamico ex Empoli ma la presenza del neocapitano partenopeo sarebbe fondamentale sia a livello tecnico che carismatico. La rosa degli avversari della Roma all’Olimpico il 31 marzo è comunque di tutto rispetto e sarà la prova del 9 per capire se la stagione dei giallorossi è definitivamente terminata o c’è ancora un barlume di speranza di raggiungere l’obiettivo minimo.
Davanti, potrebbe esser confermata la coppia Dzeko-Schick, che non ha convinto nessuno nella gara contro la SPAL, incluso Ranieri. Sarà quella la coppia giusta per impensierire Koulibaly ed Albiol? O magari accanto al centravanti bosniaco sarebbe meglio che giocasse un brevilineo come Perotti, bravo a saltare l’uomo e a dare palloni invitanti a Dzeko, che così non dovrebbe fare il lavoro di raccordo sfiancante che poi non lo fa esser lucido sottoporta? A queste domande dovrà rispondere il mister della Roma, nella speranza che opti per la scelta migliore e che si torni a sorridere dopo le tante amarezze di questo campionato.