Christian Panucci ha parlato ai microfoni di Radio Radio: “Ho avuto la fortuna di avere tanti allenatori bravi. Ho lavorato molto con Capello, è stato lui che mi ha anche consigliato di iniziare. Inoltre ho appreso molto da lui, come da Spalletti, Hiddink e tanti altri. Penso sempre però che alla fine se non hai bravi calciatori non vinci“.
Hai sempre avuto un carattere molto particolare. Quanto è stata condizionata la tua carriera da un carattere così?
“Nel 2006 io ho discusso con Lippi, non avevo problemi caratteriali. Ho vinto tantissimi trofei, ho giocato ovunque ad alti livelli. Poi chiediamo ad esempio a Capello perché mi ha voluto in ogni squadra. Avevo carattere, certo, però è solo con Lippi che avevo problemi. Gli allenatori soffrivano la mia personalità, mentre invece Capello mi ha voluto sempre vicino a lui. Ho 47 anni, ho vinto 20 trofei. Meno male che ho avuto carattere. Quando sei giovane e ti fischia San Siro, il Bernabeu o la Curva Sud devi avere personalità. Altrimenti è meglio andare a fare il cameriere. Per alcuni allenatori faceva comodo dire che avevo un carattere difficile, poi però quando c’era una conferenza sempre a cercare Panucci”.
Vedi ancora in giro i giocatori di personalità?
“Ce ne sono di meno, però, ad esempio, Zaniolo è un predestinato. Ha carattere e in questo momento abbiamo un’ottima nazionale. Un predestinato però lo vedi e lui lo è. E2 anche un po’ testa di cavolo. Un altro che mi piace è Pellegrini”.
Perché c’è sempre questa differenza tra la Roma e la Juventus? Si parla spesso infatti di voglia di vincere…
“A Roma la dirigenza non arriva come accade alla Juventus. Un direttore sportivo non può dare una mentalità. Al Milan Berlusconi, alla Roma c’era Sensi, che in molti hanno criticato, e loro davano una linea guida”.
Come lo vedi De Rossi come allenatore?
“Ha la personalità per farlo. È complicato farlo, ma ditegli a Daniele che voglio farlo prima io l’allenatore della Roma. Lui ha smesso da cinque minuti!. Non mi ha mai chiamato nessuno in passato dalla Roma, ma se mi avessero proposto tre mesi non avrei accettato”.