Perotti: “Il problema muscolare? Solo un crampo. Lotteremo fino all’ultimo per arrivare il più in alto possibile”
Diego Perotti, esterno offensivo giallorosso, è stato intervistato da Roma TV. Queste le sue dichiarazioni:
Il problema muscolare alla fine?
“Un crampo, niente di che. Avevamo giocato tre giorni fa ed oggi è stata una gara intensa, al novantesimo un po’ di fatica ma è normale. Che partita è stata? Una partita dura, in cui ci siamo ritrovati sotto nel punteggio per due volte. Abbiamo lottato ed ottenuto il pareggio, ma non ci accontentiamo del punto. Abbiamo provato in tutti i modi di vincere, in un momento in cui le cose non vanno al meglio. Dobbiamo ripartire da questa grinta e questa voglia di andare oltre alle avversità“.
La Roma è ancora viva?
“Sempre. Noi lotteremo fino all’ultimo, lotteremo per arrivare il più in alto possibile. Lavoriamo tanto, ce lo meritiamo noi, la dirigenza ed i tifosi. Uno che vede questi risultati pensa che non facciamo niente, ma non è così, siamo tutto il giorno dentro Trigoria per migliorare le cose”.
Il mio rendimento?
“È stato un anno strano e sfortunato, non sono riuscito ad aiutare la squadra come avrei voluto. Spero di poter aiutare la squadra da qui alla fine”.
Problema mentale più che fisico?
“Sì, il mister ci ha fatto vedere che contro il Napoli abbiamo corso più di loro. Non è una questione fisica o una mancanza di allenamento, ci alleniamo e non stiamo fermi in campo, ma purtroppo il Napoli ha fatto meglio di noi, ma oggi sotto per due volte, abbiamo dato tutto per vincere. Non ci siamo riusciti e questo brucia, perché vedendo anche gli altri risultati, potevamo avvicinarci alle altre squadre. Mancano otto partite, daremo tutto”.
Questa prestazione può dare fiducia?
“Mi auguro di sì, per tutto quello che stiamo soffrendo come squadra per i risultati che non arrivano. Questa è una città particolare, in cui i tifosi vogliono sempre di più, noi vogliamo darglielo, brucia tanto quando non ci riusciamo. Loro devono stare certi che noi ci stiamo mettendo tutto quello che abbiamo, lavorando durante la settimana”.
Il Monito ha poi parlato ai microfoni della Rai:
“Ho sentito solo crampi, per le tante partite ravvicinate. Ho giocato meno di molti compagni e sento un po’ le tante sfide di seguito. Ma non è niente di grave. Ora tutte le partite sono toste, venivamo da un risultato molto negativo e rimontare due volte è un buon sintomo ma non siamo guariti. In altri momenti non saremmo neanche riusciti a pareggiare. Un punto non ci lascia contentissimi ma dobbiamo ripartire da questo, senza mollare mai. Dobbiamo ricominciare a vincere già da sabato”.
Quarto posto?
“Siamo in tante lì vicino. Penso che è arrivato un momento in cui non si debbano più vedere i risultati delle altre ma cominciare a vincere noi. Il Milan magari pareggia e la Lazio poi perde, ma se non vinci non serve. Dobbiamo fare tre punti, migliorare il gioco e a fine stagione vedremo. Non si vince solo con gli attributi. Aiutano e possono dare una spinta ma se non difendiamo bene è dura. Non stiamo giocando negli anni ’70-’80… Il calcio è cambiato. Dobbiamo fare meglio, ma spero che oggi sia un punto di ripartenza. Ranieri non ha chiesto niente di strano o di diverso, né di fare cambiamenti grossi. Non era facile prendere la squadra in quel momento, era dura per chiunque. Ha dato tranquillità ed è un romanista che sente tanto la squadra. Ti lascia libero di fare il tuo gioco. Speriamo per lui e anche per Di Francesco, di fare bene. Perché quando un allenatore va via è sempre colpa dei giocatori”.