24 Mag 2019In Breaking News2 Minuti

Ranieri: “Allenare la squadra per cui hai fatto il tifo è tutta un’altra cosa. Nel calcio italiano non c’è vero razzismo”

Claudio Ranieri, tecnico della Roma, era presente all’evento organizzato da La Gazzetta dello Sport in collaborazione con il Ministero dell’Università e della ricerca scientifica, la Federcalcio e la Lega Serie A, al quale ha partecipato anche Papa Francesco e che si è svolto oggi presso l’Aula Paolo IV al Vaticano intitolato “Il calcio che amiamo”. Queste le sue dichiarazioni a margine della manifestazione riportate da gazzetta.it:

Il calcio come educazione, integrazione, divertimento. Nel calcio italiano quali di questi elementi manca, quali di questi elementi va sostenuto di più?
Credo ci siano tutti e tre gli elementi. Il razzismo che si sente negli stadi è soltanto una sciocchezza per prendere in giro il ragazzo che non ha la pelle chiara. Credo che il vero razzismo non ci sia o per lo meno in minima parte“.

Lei parla spesso di giovani, ne allena di fortissimi (faccio un nome su tutti: Zaniolo). In che modo il calcio italiano può sostenere lo sviluppo dei talenti?
I talenti non ne nascono sempre, ma l’importante che dietro ci sia un lavoro continuo. Il nome che sta sulla bocca di tutti è quello di Ronaldo perché oltre al talento lui continua ad allenarsi come se fosse il primo giorno di allenamento, come se fosse ancora un bambino“.

Si è divertito da quando è tornato ad allenare la Roma?
Molto! E poi allenare la squadra dove sei nato, dove hai fatto il tifo, dove sei andato allo stadio, in curva, in trasferta è tutta un’altra cosa“.