“Ho visto che la squadra ha riproposto la prestazione di San Siro, perché la prestazione c’è stata anche lì, ma abbiamo trovato un avversario più forte di noi. Il Venezia ha sempre vinto o perso con un gol di scarto qui, sapevamo che sarebbe stata difficile. Sapevamo tutto, avevo chiesto di dare una risposta a loro stessi e poi avremmo accettato il verdetto del campo”.
I nuovi?
“Sono giocatori che si sono ambientati subito. Gli allenamenti fatti sono quelli che sono per il poco tempo, ma li conoscevamo perché li abbiamo studiati. Gourna-Douath è un buon giocatore, l’ho sostituito per il giallo anche se mi ha detto che era tranquillo, ma così sono stato più tranquillo io”.
Ha rischiato Dybala?
“Io non lo volevo proprio far giocare, ma lui mi ha detto: ‘Voglio giocare’. Non volevo rischiarlo”.
Pellegrini?
“Scelte tecniche, non c’è altro, valuto di partita in partita cosa è meglio”.
Anche oggi, come a Udine, la Roma ha vinto di rigore, anche se la squadra sta crescendo. L’umiltà è stato l’elemento migliore?
“Sì, è stata la nostra miglior prestazione dal punto di vista dell’umiltà e dell’applicazione. Non ero preoccupato contro Napoli, Eintracht e Milan perché sapevo che lì la prestazione ci sarebbe stata. Li volevo vedere oggi contro una squadra così coriacea e che non molla niente fino alla fine e sono contento della risposta”.
C’è la possibilità di rientrare nei discorsi europei dati i risultati positivi con le piccole?
“È vero, avevo detto di voler arrivare a questo punto per conoscere meglio i miei giocatori. Vediamo quello che succede, se queste prossime partite dovessero andare bene poi entra in campo l’artiglieria perché ci saranno grandi partite da qui alla fine”.