INSIDEROMA.COM – SARA BENEDETTI – La partita che si gioca questa sera all’Olimpico tra Roma e Fiorentina è di vitale importanza per i capitolini. Infatti, nonostante un rendimento a dir poco pessimo nell’ultimo periodo, il pareggio interno del Milan contro l’Udinese, regala ai giallorossi l’ennesima possibilità di riavvicinarsi alla zona Champions, anche se ad oggi, oltre a Inter e Milan, ci sono davanti sia la Lazio che l’Atalanta. Novanta minuti decisivi, o si vince o si vince, non c’è sconfitta e non c’è pareggio. Si decide tutto questa sera.
MALE OLSEN – Oltre al ritorno tra i titolari di Cengiz Under e di Zaniolo, a tenere banco in casa Roma è la questione portiere. Non è un caso che già prima della gara contro il Napoli in conferenza stampa Ranieri fosse stato incalzato sulla figura di Robin Olsen, in questa stagione troppo discontinuo e protagonista di svarioni che a molti hanno riportato alla mente l’estremo difensore uruguagio Goicoechea. Nonostante ciò l’allenatore testaccino era stato rassicurante, spiegando ai giornalisti presenti quanto lui contasse su Olsen. Certo che nessuno poteva aspettarsi, appena 24 ore dopo le parole di Ranieri, l’errore madornale in occasione del secondo gol del Napoli, con un facile passaggio rasoterra che si va ad infilare sotto le braccia del portiere svedese e lascia la porta totalmente sguarnita. Un gioco da ragazzi per Mertens che deve fare solo lo sforzo di metterci il piede destro per portare i partenopei in vantaggio prima della goleada finale. Inoltre, nonostante le smentite da parte del club inglese, è notizia degli ultimi giorni anche l’interessamento per l’ex Copenaghen da parte del Watford. Insomma, tra rassicurazioni e smentite, chi segue il calcio lo sa bene, queste cose non sono casuali e che se ne dica, ci stupiremmo se nella prossima stagione a difendere i pali del club di Trigoria ci fosse ancora, almeno come primo portiere, Olsen.
MIRANTE E’ PRONTO – Intanto Antonio Mirante scalpita. Il classe ’83, 35 anni suonati, arrivato in estate dal Bologna nell’operazione che ha portato in Emilia Skorupski si è fatto trovare pronto nelle poche occasioni stagionali avute. Appena 360 minuti totali giocati divisi tra 180 in Champions, con Viktoria Plzen e Porto all’andata ed in campionato con Udinese e Chievo Verona. Due sconfitte, quelle con Plzen ed Udinese e due vittorie, con il Porto (anche se inutile poi considerando il ritorno ndr) e con il Chievo. Quando chiamato in causa il ragazzo di Castellammare di Stabia si è fatto trovare pronto, tra parate e passaggi ai difensori che hanno saputo trasmettere calma e sicurezza ai tifosi giallorossi. Già da tempo molti lo invocano come titolare e sembra proprio che stasera, dopo l’ennesimo erroraccio di Olsen, possa essere la volta buona. La Roma si gioca tutto oggi e punta sulle proprie certezze, ed ecco che, inaspettatamente, un un 35enne arrivato per fare la riserva nella capitale, può giocarsi il suo ruolo da pedina fondamentale. Ora o mai più.