Servette-Roma: delusione e rabbia nonostante la qualificazione
INSIDEROMA.COM – FEDERICO FALVO – La Roma, con il pareggio conquistato ieri sul campo del Servette, ha conquistato la qualificazione al prossimo turno di Europa League. Si è ottenuto il risultato desiderato al momento del sorteggio del girone, ma non nella posizione che si pensava. Certo, manca ancora una partita e tutto può succedere, ma la situazione attuale non è delle migliori. Al momento guida il girone lo Slavia Praga con 12 punti, seguito dalla Roma con 10. Solo due punti, che potrebbero bastare per il sorpasso all’ultima giornata; ma gli incroci non saranno dei migliori. La Roma affronterà lo Sheriff, ultimo con un solo punto e ormai fuori dai giochi; ma anche lo Slavia Praga affronterà un Servette ormai sicuro della partecipazione al turno ad eliminazione diretta della Conference League e senza grosse pretese. Dunque gli scenari non dovrebbero cambiare, con la Roma condannata al playoff di Europa League contro una delle terze classificate nei gironi di Champions League.
L’ILLUSIONE – La partita era cominciata con il Servette subito all’attacco, pericoloso con tre occasioni già nei primi quindici minuti di gioco. Abile Svilar su due di queste a metterci le mani e deviare in corner. Due inteventi sublimi che tengono la Roma in piedi e le danno la forza di prendere in mano le redini del gioco. Così i giallorossi emergono, tengono il pallone e costruiscono fino a trovare il gol al 21′ con Lukaku che riceve da Llorente e scarica in rete sil secondo palo. Giallorossi in vantaggio e momentaneamente primi grazie al pareggio dello Slavia sul campo dello Sheriff. Cinque minuti più tardi lo stesso Lukaku sfiora il raddoppio, mentre nel finale Svilar tiene nuovamente al sicuro i suoi con altre due parate determinanti.
IL SOLITO CROLLO – Nella ripresa, dopo appena cinque minuti, il Servette pareggia con Bedia che aggancia in area e beffa Svilar che era prontamente uscito per chiudere lo specchio della porta all’ivoriano. Palla sotto le gambe del portiere e poi in rete nonostante l’intervento di Celik in scivolata per cercare di evitare il gol. 1-1 e tutto da rifare per la Roma, con Mourinho che mette mano alla panchina e fa entrare Pellegrini per Aouar. Ma è Dybala a rendersi pericolo per i giallorossi in due occasione, calciando dapprima di poco a lato e successivamente trovando l’opposizione di Frick. Sale il nervosismo, con i giallorossi che commettono molti falli di frustazione e sprecano le poche occasioni create. Compatti, invece, gli svizzeri, che cercano anche di far male alla Roma per ottenere i tre punti ed evitare sorprese dallo Sheriff che finora sta fermando lo Slavia sul pareggio. Ma in pieno recupero, al 95′, arriva il gol del vantaggio dei cechi e di fatto finisce anche la partita allo Stade de Genève.
Un punto che basta per ottenere la qualificazione al prossimo turno di Europa League, ma che allo stesso tempo non serve a molto. Si doveva vincere, per provare a superare lo Slavia o quanto meno per tenere botta e giocarsi tutto all’ultima giornata. Lo stesso Mourinho nella conferenza della vigilia aveva detto “Dobbiamo vincere, non ci serve il pareggio“, ma a quanto pare ciò non è bastato. Evidente la delusione dello Special One nel post partita, dove ha criticato l’atteggiamento della squadra nel secondo tempo ed anche alcuni giocatori che non hanno sfruttato l’occasione a dovere.
Delusione, tanta delusione per un secondo posto nel girone che nessuno avrebbe immaginato dopo il sorteggio di Nyon. Rabbia, tanta rabbia per una Roma che non riesce mai a dominare le partite come sa fare quando ce n’è davvero bisogno.
a cura di Federico Falvo