Pasquali (intermediario Smalling): “La trattativa con il Manchester c’è ma non voglio sbilanciarmi”
Tiziano Pasquali, intermediario che ha contribuito a portare lo stopper inglese alla Roma, è intervenuto quest’oggi ai microfoni dell’emittente radiofonica NSL RADIO TV durante la trasmissione ‘Tackle Day Time‘ dove ha fatto il punto della situazione sulla trattativa con il Manchester United per trovare al più presto un accordo. Queste le sue parole:
A che punto siamo nella trattativa tra Roma e M. United?
“La trattativa c’è ma non voglio sbilanciarmi. Voglio mantenere un profilo basso perché la situazione è in una fase di trattativa in cui si attendono risposte e conferme. Sarà determinante la voglia del calciatore di restare o meno. All’inizio non aveva trovato molto spazio, ora invece Roma è diventata una vera benedizione. L’obiettivo è giocare con continuità e tornare in Nazionale.”
Smalling ha acquisito subito la leadership del gruppo.
“Chris è un giocatore importante, dovevamo solo capire se a livello tattico e tecnico poteva adeguarsi al calcio italiano ma lui si è adattato benissimo perché ha avuto una grande capacità di lettura del gioco e dell’anticipo. È stata anche per me una sorpresa il suo rendimento. In Italia tutti cercano un pressing alto ma Chris ha dimostrato di avere le giuste qualità per contrastare questa metodologia”.
Ricorda Benatia.
“Decisamente sì. Secondo me, nonostante i 29 anni, può ancora migliorare molto”.
Allo United giocava spesso ma cosa non ha funzionato per lui in Premier?
“Allo United è in atto una rivoluzione perché vengono presi in considerazione sopratutto i calciatori molto giovani. È come se fosse finito un ciclo e si stesse ripartendo. Chris ha sempre giocato e sono rimasto stupido di leggere commenti negativi quando ha lasciato lo United. Lui ha dimostrato invece che è assolutamente un giocatore da Roma e non un calciatore finito”.
È stata una richiesta di Petrachi?
“Sapevamo che la Roma stava cercando un difensore centrale. Lo abbiamo offerto alla Roma e il ds giallorosso non ci ha pensato un secondo. Io poi sono romano e romanista e sono contento di aver fatto la mia parte nella trattiva “.
Su Kulusevski?
“Per me non è una novità. Fin dalla prima volta che l’ho visto non ho avuto dubbi su di lui e l’ho dirottato immediatamente verso l’Atalanta. Ha grandi margini di crescita perché è un giocatore strepitoso. Già da ragazzo sapeva cosa voleva e questo lo rende un calciatore al centro del calciomercato. L’Atalanta però può permettersi anche di tenerlo quindi si vedrà”.
Su Ibra?
“Non so se c’è qualcosa. La Roma dovrà comunque cercare un attaccante visto l’infortunio di Kalinic”.