Paulo Fonseca, tecnico della Roma, ha parlato in conferenza stampa dopo la partita contro l’Inter:
Come ti spieghi le poche palle gol create. Zaniolo come lo hai visto? “Zaniolo ha giocato centravanti perché Dzeko non stava bene. Abbiamo fatto un gioco con una buona circolazione, abbiamo sbagliato l’ultimo passaggio ma non è facile contro l’Inter“.
È mancata convinzione negli ultimi 16 metri? “Sì, è vero. Io ho parlato di questo, avevamo situazioni in cui potevamo crossare con convinzione e non l’abbiamo fatto. Lavoriamo per migliorare“.
Aveva detto che per affrontare Lukaku e Martinez la Roma avrebbe dovuto avere coraggio. “Difensivamente la nostra partita è stata quasi perfetta, le occasioni dell’Inter sono arrivate da nostri errori in uscita di palla. Abbiamo fatto una buona partita a livello difensivo“.
Zaniolo e Mkhitaryan insieme per la prima volta, è stata questa la principale difficoltà per voi? “No, la difficoltà più grande è stata l’Inter che difende molto bene“.
Nel primo tempo avete fatto molto bene, è mancato lì il terminale? E come spiega il secondo tempo? “Io sono felice quando vinco, non ci siamo accontentati. Non abbiamo giocato contro una squadra qualsiasi, non ricordo squadre che hanno giocato come noi contro l’Inter stasera. Siamo stati coraggiosi con e senza palla, abbiamo avuto personalità. Dzeko? Dzeko è Dzeko, Zaniolo non è un attaccante“.
Due parole su Smalling. E Mancini? “Partita perfetta. Mancini ha giocato una grande partita, non è facile giocare contro Lautaro che sta bene. È migliorato molto, è un ragazzo bravo e intelligente: ha un atteggiamento perfetto“.
Mirante come l’ha visto? “Perfetto, Antonio è un portiere che ha fatto una bellissima partita. Aveva fiducia, sono felice per la sua prestazione“.
Ci spiega le scelte di formazione? “È importante pensare alla partita che andiamo ad affrontare, le mie decisioni sono in funzione della gara“.
L’Italia l’ha costretta a diventare più difensivo? “È difficile, le squadre hanno una buona organizzazione difensiva. Tutte hanno qualità in questo momento, ma non abbiamo cambiato niente. È vero che giocare con Napoli, Inter e Milano sono gare diverse; con le altre non è facile perché si difendono in tanti“.