25 Set 2019In Breaking News3 Minuti

Conferenza Stampa Gasperini: “Abbiamo fatto bene sul piano atletico e tattico”

Gian Piero Gasperini, tecnico dell’Atalanta, ha parlato in conferenza stampa dopo il successo contro la Roma:

Aveva studiato così la partita?
Sapevo che Zapata non avrebbe giocato a prescindere da Muriel perché arrivava da tantissime partite. Duvan è partito con una condizione fisica pazzesca e nelle ultime gare dava segnali di fatica, ma è normale. Domenica scorsa è entrato Ilicic ed è stato determinante, altre volte lo è stato Muriel. La panchina in questo momento conta anche di più“.

Sui duelli vinti…
Se guardo solo i numeri ci sono alcuni che non hanno senso. Bisogna vedere la gara, oggi abbiamo fatto una prestazione buona. E’ indubbio che questa sera arrivavamo prima sulla palla. Abbiamo fatto bene anche sul piano atletico e tattico“.

Sulla difesa a 3 della Roma…
Ultimamente aveva evidenziato soprattutto in Florenzi di fermare un terzino e di non lasciare due uomini centrali. Possibile che noi giocando con tre attaccanti abbia spinto Fonseca a fare questa scelta“.

Sulla partita…
Abbiamo fatto molto bene sulle pressioni alte. Abbiamo impedito alla Roma di sviluppare da dietro. Palomino e Kjaer hanno fatto benissimo e ci hanno dato forza nel gioco aereo“.

Sul razzismo…
Purtroppo quando si entra su questo argomento si rischia sempre. C’è molta gente che strumentalizza le parole. E’ un campo delicato. Credo e mi associo a quello che hanno detto altri allenatori. Il razzismo è un male devastante e va da tutti combattuto. Quello che è successo domenica a Parma è stato più un episodio di maleducazione non so di quante persone e che non si può associare al razzismo“.

Sulla prestazione…
Le partite di calcio in Italia sono queste. Nel primo tempo abbiamo avuto delle buone occasioni, ma non siamo riusciti a concretizzarle. Se Dzeko o Zaniolo segnano rischiamo di avere un risultato diverso. Ciò non toglie che abbiamo fatto una buona prestazione“.

Sul no alla Roma…
Non è che è stato un “no” alla Roma. Sono una serie di situazioni che si sono create. Andare via da quella gente sarebbe stato un gesto impossibile e di un’ingratitudine esagerata per tutto quello che Bergamo ha fatto. Per quanto la Roma poteva affascinarmi non c’era dubbio sulla mia scelta“.