23 Feb 2019In Breaking News9 Minuti

Di Francesco: “Avrei preferito una prestazione differente. La caviglia di Manolas è gonfia”

Eusebio Di Francesco, tecnico della Roma, ha parlato al termine della vittoria col Frosinone. Queste le sue parole:

DI FRANCESCO A ROMA TV

Partiamo dalla vittoria, il bicchiere mezzo pieno…

“Il bicchiere allora è interamente pieno, i 3 punti erano importanti. Ottima reazione nel finale, volevamo la vittoria. Nella gestione ci sono tanti errori, l’avete analizzata bene. Nel secondo gol preso, è normale che mandi a saltare tanti giocatori, ma la capacità è quella di mettersi a posto il prima possibile. Tocca poi a un centrocampista fare il centrale e non è la stessa cosa. La partita la stavamo gestendo ma non mi stava piacendo, c’erano tanti passaggi sbagliati e io preferisco andare a cercare il terzo gol. In passato si faceva fatica a vincerle queste partite, cadevamo in situazioni, ci abbiamo creduto e siamo stati bravi”.

Cosa non ha funzionato nell’approccio?

“È la prima volta che prendiamo gol nei primi 15 minuti, doveva accadere perché noi non ci possiamo far mancare niente. Su un errore di disimpegno, palleggiare corto non va bene se no gli altri arrivano con facilità. C’è stato un insieme di cose sbagliate, se non entri in campo con la testa giusta succede questo”.

C’è stata poca lettura nel centrocampo…

“Se sbagli tanto anche in palleggio si verifica questo, che sei disordinato. A volte ci alzavamo troppo con un mediano che non serviva, anziché restare a sostegno. Il calcio è dinamico e non statico, bisogna saper coprire meglio tutte le zone. Abbiamo fatto meglio quando ho messo Perotti a sinistra perché stringevano meglio il campo”.

Qualcosa va migliorato…

“Sicuramente si e va fatto subito, da sabato. Sono convinto faremo una grande partita, possiamo solo crescere perché non si può sbagliare così tanto, con giocatori che hanno qualità superiore rispetto quanto dimostrato stasera. Quando abbiamo cercato determinate soluzioni abbiamo dimostrato di essere sempre pericolosi”.

Gli infortunati? Manolas?

“Sono sicuramente preoccupato, se esce così vuol dire che qualcosa l’ha avuta. Mi auguro che gli esami che faremo entro 48 ore mi diano risposte differente”.

La squadra può avvertire un po’ d’ansia per la rincorsa al Milan?

“È sbagliato, dobbiamo vivere le partite nel modo giusto. Siamo la Roma e dobbiamo ambire ad arrivare quarta. Normale che un po’ di pressioni le hai, questo ambiente destabilizzante non aiuta mai però dobbiamo essere bravi a lavorare nello stesso modo. Quando si gioca nella Roma si sa che è possibile andare incontro a determinate situazioni e dobbiamo essere bravi a gestirle insieme”.

DI FRANCESCO A SKY 

Quanto è stato penalizzante quella disattenzione difensiva?

“Mio padre mi dice sempre che va dal cardiologo dopo ogni partita. Noi riusciamo a complicare la vita sempre con disattenzioni. Dall’altra parte ci sono squadre con il coltello tra i denti e nessuna partita è facile. Quello che mi ha sorpreso stasera sono i tanti errori tecnici, forse dovuti al campo o al vento. Questi errori poi danno forza all’avversario”.

Stasera Dzeko ha inciso tanto…

“Si ma è stato anche il suo modo di fare in campo. Ha trascinato la squadra. Lo deve far sempre. Quest’anno non ha fatto tanti gol in campionato, in questo momento abbiamo più una cooperativa del gol. Io spero ne faccia tanti”.

Manolas?

“Gli ho visto solo mettere il ghiaccio. Ha subito questo colpo e gli si è girata la caviglia. Ci auguriamo che possa recuperare ma non lo so. Vedremo dopo gli esami che farà”.

Come ti spieghi questo approccio?
“Se ci mancava ce la siamo dovuti andare a cercare. Abbiamo regalato un pallone al limite dell’area e hanno fatto gol. Prendiamo troppi gol e su questo dobbiamo ragionare. Spesso sbagliamo cose semplici, stasera sono stati fatti tanti passaggi sbagliati e neanche a distanze lunghissime. Volevamo preparala per andare a vincere ma si vede che è un momento un po’ cosi. Sabato avremo la Lazio che non ti perdona un minimo errore e dobbiamo essere bravi a ritrovare la concentrazione”.

Più contento della voglia di recuperare o più dispiaciuto per la partita?

“Manganiello non mi porta tanto bene ma almeno abbiamo vinto. Per me non ha fischiato un fallo assurdo su Pellegrini che era evidente. Non i dobbiamo però attaccare agli arbitri. Sono più arrabbiato per i cali di tensione. Il cardiopalma c’è ma c’è anche sul 3-0 sul Barcellona che è un bel ricordo”.

DI FRANCESCO A DAZN

Prima analisi legata al risultato o al come?
“Sicuramente preferisco una prestazione differente, ma adesso tutte diventano particolari e difficili. Oggi il vento non aiutava il calcio. Il Frosinone deve salvarsi, so bene cosa significa. Si fanno tanti errori tecnici, dovevamo essere più bravi nell’interpretare la gara. Si rischia di pareggiare e di perdere. La cosa positiva è che abbiamo vinto. E’ un periodo in cui non stiamo facendo benissimo, mi auguro che ora cercheremo di giocare meglio”.

I centrocampisti non tornano spesso ad aiutarvi…
“Il secondo gol viene su un piazzato nostro dove eravamo posizionati male, De Rossi ha letto male. Avevamo la partita in mano, ma vanno chiuse, non gestite. Siamo una squadra che ha dimostrato la capacità di fare gol ma anche di prenderne. C’entra anche l’allenamento di squadra. I centrocampisti non sono stati puliti in determinati momenti, dobbiamo migliorare in queste situazioni di gioco. Oggi li giustifico in parte, ma certe prestazioni non pagano se le proponi troppo spesso”.

Dzeko e Pellegrini protagonisti…
“Lo sto alternando da trequartista e da mediano, è un centrocampista con qualità differenti da Zaniolo, ma nella continuità della partita dà grandi prestazioni. Una volta l’arbitro non gli ha fischiato un fallo incredibile, impossibile non vederlo. E’ un centrocampista completo che può solo crescere e migliorare”.

Come sta Manolas?
“Ora vedremo, la caviglia si è un po’ gonfiata. Valuteremo”.

Come cambia la preparazione in vista del derby?

“Se avessi dovuto pensare al derby non avrei fatto giocare i diffidati. Ho cercato di mettere in campo giocatori con maggiore freschezza mentale, oggi era importante vincere”.