Marco Di Lello, procuratore aggiunto della FIGC, ha parlato ai microfoni di Radio Punto Nuovo di come stanno lavorando per garantire allenamenti e ripresa del campionato:
“Abbiamo definito 106 procedimenti e fatto proposte per consentire di lavorare anche nelle prossime settimane. Un lavoro utile che ha portato la Federazione ad incassare un po’ di soldi, con la ripresa degli allenamenti e l’avvicinarsi alla ripresa, la Federazione ha chiesto di svolgere attività e lasciare alla Procura il controllo del rispetto delle regole. I nostri collaboratori sono sottoposti ad un protocollo particolare, quello dell’esclusione di diffusione del contagio resta una priorità assoluta. Tanto gli allenamenti, quanto il campionato, riprenderanno con protocolli sanitari da rispettare per coloro che fanno parte del mondo del calcio. La Procura per ogni partita del calcio professionistico invia circa 3 ispettori, adesso c’è da controllare anche il rispetto del protocollo. Proveremo a ridurre il numero in Serie A, dato che si svolgerà a porte chiuse. Ovviamente la Procura continuerà a svolgere la sua funzione. Non esprimo opinioni particolari, prendo atto della scelta e comprendo sia una situazione d’emergenza. Oggi il codice sportivo, dopo la riforma della scorsa estate, ha accorciato i termini per arrivare rapidamente alla decisione. Comunque vada, alla fine ci saranno decisioni che aspetteranno al Consiglio Federale, non al campo. Aspettiamo di vedere il protocollo definitivo sperando in un accordo tra Governo e Federcalcio. Intanto ci stiamo attrezzando, selezionando i nostri collaboratori tenendo conto delle prerogative. Vedremo nel dettaglio quelle che saranno le ulteriori funzioni e altri atteggiamenti che dovranno controllare gli ispettori“.