30 Mar 2019In Breaking News3 Minuti

Ho fatto un sogno per la panchina della Roma e l’ho chiamato Antonio Conte

INSIDEROMA.COM – MASSIMO PAPITTO -In questi giorni di sosta del campionato a Roma si è parlato molto di futuro visto che la stagione attuale volge al termine come una delle più deludenti degli ultimi anni. 

In questi giorni la questione allenatore ha tenuto banco parecchio nelle radio, nei siti internet specializzati e nei giornali e si è fatto molto insistente il nome di Antonio Conte. Ed ecco che è qui che ho iniziato a sognare ad occhi aperti l’arrivonella Capitale dell’ex Ct azzurro. Una mossa che secondo me sarebbe quanto mai azzeccata visto che il presidente James Pallotta non più tardi di qualche giorno fa aveva “rinfacciato” al vecchio direttore sportivo Monchi il fatto di avergli chiesto un allenatore top. Un top manager proprio all’Antonio Conte, un mister capace di essere estraneo al contesto Roma, uno dalle decisioni forti, uno che non guarda in faccia a nessuno e che va dritto per la sua strada che è quella solo e soltanto della vittoria, una vera e propria ossessione nella sua carriera di tecnico.

L’arrivo di Conte a Roma per come la vedo io sarebbe un po’ come tornare indietro nel tempo a quando Fabio Capello  decise di sedersi sulla panchina della Roma per condurla alla vittoria finale del terzo storico scudetto. Un condottiero vero come e quanto il Conte attuale. L’ultimo tentativo della Roma per restare competitiva dopo una stagione (questa) piena zeppa di problematiche. Quale sarebbe allora il colpo di spugna? Il modo per restare in alto? L’unico per me sarebbe quello di ingaggiare finalmente un mister di livello internazione e che ha già dichiarato in diverse interviste di voler tornare ad allenare nel nostro campionato. L’anno sabatico per lui è quasi terminato e credo che non veda l’ora di tornare a misurarsi con una nuova sfida in una squadra che deve ricostruire e che deve affidarsi ad un manager che gestisca il campo e anche il resto.

A lui, da sempre, piace prendere una squadra allo “sfascio” per trascinarla al trionfo quasi subito. Nell’immediato. Il suo marchio di fabbrica è sempre stato questo e sono sfide che gli sono sempre piaciute parecchio. E allora se son rose…