27 Mar 2019In Breaking News5 Minuti

I troppi alti e bassi di Olsen

INSIDEROMA.COM – MASSIMO DE CARIDI – La Roma sta cercando un nuovo portiere per la prossima stagione. Le voci si stanno moltiplicando negli ultimi tempi e già si fanno i nomi dei sostituti per prendere il posto di Robin Olsen. I tifosi sono molto delusi dall’estremo difensore svedese ed addirittura più di qualcuno vorrebbe affidare i gradi di titolare ad Antonio Mirante per il resto del campionato.

Eppure Olsen non aveva cominciato male, se consideriamo che si è dovuto sobbarcare la pesante eredità lasciatagli da Alisson, da molti considerato il miglior numero 1 in circolazione.

La crescita era stata costante, certo non aveva mai toccato i picchi dell’attuale guardiano della porta del Liverpool ma aveva fornito delle buone prestazioni, al netto di una fase difensiva nettamente inferiore alla stagione precedente.

Eccezion fatta per la gara contro il Genoa, Olsen non aveva commesso gravi errori ed anzi era stato protagonista di alcuni interventi risolutivi (vedi la parata contro il Chievo all’Olimpico che ha permesso ai giallorossi di portare a casa almeno un punto) ed aveva avuto il picco più alto contro il Bologna di Mihajlovic. Contro i felsinei era in giornata di grazia, parando il parabile ed anche qualcosa in più, mantenendo il risultato sullo 0-0 finché gli allora uomini di Di Francesco non hanno cambiato passo con l’ingresso di El Shaarawy e hanno portato a casa i 3 punti pur soffrendo molto e subendo una rete nel finale, comunque ingiusta.

Da quella partita in poi, però, l’ex portiere del Copenaghen ha commesso diverse ingenuità miste ad errori di posizionamento e qualche “papera”. Il culmine si è verificato proprio ieri con la propria nazionale quando è stato reputato colpevole di tutte e 3 le reti incassate dalla Svezia nel pareggio contro la Norvegia. La riflessione in casa Roma su cosa fare in merito all’estremo difensore della prossima stagione si sta facendo da tempo e già sono usciti alcuni nomi di possibili sostituti e la voce è arrivata allo stesso Olsen, che ha risposto di non sapere nulla di una sua eventuale cessione.

Cragno e Sirigu potrebbero esser 2 soluzioni interessanti, con il primo in rampa di lancio e sarebbe una sfida come quella fatta dal Napoli con Meret, che forse non darebbe totali certezze nell’immediato ma potrebbe diventare un grandissimo colpo in futuro.

L’altro gioca col Torino dopo aver disputato diversi campionati col Paris Saint Germain agli albori del club francese col marchio dei petroldollari. Sirigu ha 32 anni e quindi non tantissimi anni di carriera davanti ma è una sicurezza che raramente commette errori ed altrettanto raramente però fa parate eccezionali. Probabilmente, è l’uomo giusto in questo momento di dubbi e ripartire da un portiere affidabile darebbe nuove certezze alla difesa, che in quest’annata ne ha avuto tanto bisogno.

L’altra idea sarebbe quella di dare una nuova chance ad Olsen, che ha certamente accusato le tante pressioni subite per l’eredità lasciatagli, per la non conoscenza della lingua e perché comunque pur avendo 28 anni, ha necessità di imparare e quale maestro migliore di Savorani?

Vediamo che deciderà la società ma come detto, servono garanzie in tutti i reparti, cosa che è mancata dopo la cessione di 3 colonne della squadra come Alisson, Nainggolan e Strootman. Ora si deve tornare ad acqustare giocatori pronti e poi si può affiancare loro giovani di belle speranze ma solo con i secondi si rischia grosso e la dimostrazione è ciò che sta succedendo alla Roma in questo momento.